Perugia

Con la rinnovata Cattedrale torna a splendere piazza IV Novembre

La Cattedrale, con le sue facciate restaurate, è tornata a completare il magnifico scenario di piazza IV Novembre. La presentazione del restauro, finanziato dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, è stato un momento di grande emozione per la comunità perugina. E per il cardinale emerito Gualtiero Bassetti, che così fortemente aveva voluto il restauro delle facciate e di tutto il complesso esterno dell’“Isola di San Lorenzo”.

Proprio Bassetti ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, animata dal Coro Canticum Novum di Solomeo.

A cui sono seguiti i saluti istituzionali, l’intervento di Brunello Cucinelli e il concerto della Fanfara della Polizia di Stato.

Romizi: nuova luminosità

“La conclusione dei lavori del Duomo – il commento del sindaco, Andrea Romizi – ci consegna una piazza IV novembre con una nuova luminosità, con una nuova luce che amplifica la bellezza già nota, la ammanta di stupore. Vedere questa piazza così splendente e accogliente è una grande gioia ed è motivo di soddisfazione per tutti i perugini e un motivo di attrazione per i visitatori sempre più numerosi”.

“L’importante restauro – ha ricordato il sindaco – non ha riguardato solo le facciate della cattedrale prospicienti la piazza, ma ha interessato tutto il complesso architettonico monumentale dell’“Isola di San Lorenzo”, che grazie a questo mirabile intervento torna ad essere pienamente leggibile nella sua caratteristica unitaria, nonché nella restituita magnificenza di architetture tanto sorprendenti quanto audaci. Sono nuovamente riconoscibili le sovrapposizioni delle diverse epoche, le pietre e le decorazioni prima occultate dai segni del tempo, che ora sono esaltate nei loro chiaroscuri e nel colore originale”.

Romizi ha quindi ringraziato quanti hanno reso possibile questo intervento: il cardinale Bassetti, mons. Salvi e il Capitolo del Duomo; la Fondazione Cucinelli; i professionisti, i tecnici e le maestranze.

Romizi ha chiuso con un’immagine: “Da questa nostra piazza si dipanano le 5 vie regali della nostra acropoli, che nella descrizione data da Leon Battista Alberti disegnerebbero la forma di una mano. Proprio in quell’immagine possiamo ritrovare la ricchezza di senso di questa giornata, fatta di concretezza e operosità, di unione e comunione di intenti; nella mano le dita lavorano insieme, coordinate, si aprono per accogliere, si chiudono per custodire. Questa l’immagine, questo lo spirito, questa la responsabilità con cui la Città di Perugia partecipa alla simbolica riconsegna della sua Cattedrale”.

La soddisfazione di mons. Salvi

“Il colore quasi candido delle mura dell’“Isola di San Lorenzo”, dopo l’accurato lavoro di restauro – ha commentato l’amministratore diocesano mons. Salvi – fa ammirare tutta la bellezza di uno dei monumenti più importanti della città per la fede e l’arte. Un lavoro che ci restituisce una “nuova” cattedrale, il cui splendore illumina la piazza e le vie limitrofe, in cui la storia risplende ed illumina il nostro futuro”.

Salvi ha ringraziato gli imprenditori, il Capitolo della Cattedrale e il canonico camerlengo don Riccardo Pascolini, lo “Studio Area Progetto”, l’ingegnere Roberto Regni, i dipendenti di Curia, i tecnici e tutto il personale delle aziende che hanno lavorato a questo importante restauro.

La Cattedrale e l’Insula di San Lorenzo

“Il restauro – ha spiegato mons. Salvi – ha reso più leggibile tutto ciò che la tessitura muraria racconta: qui è possibile incontrare la bellezza di Dio e la bellezza del creato che si è espressa tramite tante maestranze che vi hanno lavorato per secoli. Come ci ricordano più volte i documenti, dal punto di vista urbanistico l’insieme degli edifici contigui alla Cattedrale si configurano come unico complesso che racchiude spazi con destinazioni diverse: l’Insula di San Lorenzo, che comprende la cattedrale, la loggia di Braccio Fortebraccio, l’edificio del vecchio seminario, le canoniche, i chiostri quattrocentesco e settecentesco, a cui si aggiunge il Museo del 1923. Al di sotto della cattedrale troviamo l’area archeologica in cui le stratificazioni dell’età etrusca, romana e medievale, ci presentano un viaggio di ben 25 secoli alla scoperta di questa parte della città, da sempre fulcro della vita religiosa e civile. Davanti ai nostri occhi non c’è solo la bellezza ritrovata della cattedrale, ma anche la riscoperta della sacralità di un luogo che diviene un ‘polo devozionale’ nel corso dei secoli che si racconta”.

(a seguire servizio completo)