“E’ assolutamente falso che il personale delle Comunità Montane sia senza stipendio da tre mesi. La Regione dell’Umbria infatti non solo ha regolarmente erogato i fondi necessari ma è anche intervenuta con l’Istituto di credito tesoriere dell’ente per un utilizzo immediato di questi fondi destinati al pagamento degli stipendi”. L’assessore regionale Antonio Bartolini risponde in maniera molto netta e decisa alle polemiche sollevate oggi, venerdì 9 ottobre, da alcune notizie pubblicate sulla stampa locale.
“A quanto ci risulta, dopo una verifica effettuata con i Commissari liquidatori delle stesse Comunità montane ad oggi, nessuno del personale negli ultimi tre mesi è rimasto senza stipendio che è stato regolarmente pagato. La Regione Umbria peraltro, ad oggi, ha liquidato tutto lo stanziamento presente nel bilancio regionale previsto per l’esercizio finanziario 2015 pari a 8.195.000 euro. Stupiscono molto dunque queste notizie diffuse con estrema superficialità e soprattutto non corrispondenti al vero. Tra l’altro, le Organizzazioni Sindacali sono perfettamente a conoscenza dello stato delle cose e dunque conoscono benissimo il percorso che la Regione ha individuato per dare una soluzione definitiva a questa problematica. Sanno bene – continua Bartolini – che, non appena concluso il percorso di riforma delle Province che sta impegnando tutti in queste settimane ed in questi mesi, la Giunta ed il Consiglio Regionale saranno chiamati a discutere sulla vicenda Comunità Montane per chiudere anche questa riforma che, nel dicembre del 2011, ha portato alla soppressione ed al commissariamento delle Comunità Montane, all’istituzione dell’ Agenzia Forestale regionale ed al riassorbimento da parte della Regione delle deleghe residue. Proprio nei giorni scorsi, in occasione di un incontro organizzato dalla Prima Commissione dell’Assemblea regionale a Ferentillo, abbiamo ribadito che la volontà della Giunta regionale è quella dare soluzione al problema attraverso il riassorbimento del personale, ancora in carico alle Comunità Montane nei ruoli dell’Agenzia Forestale, della Regione e, laddove possibile, degli Enti locali. E il tutto dovrà avvenire attraverso la massima collaborazione tra Regione, Enti Locali, Organizzazioni Sindacali e gli stessi dipendenti coinvolti. Nel frattempo la Regione si sta facendo carico di trasferire alle disciolte Comunità Montane tutti i finanziamenti necessari per la regolare corresponsione degli stipendi”.