Pur nella piena incertezza della riforma regionale che, a distanza di un anno dall'approvazione della Legge che riordina le Comunità Montane in Umbria, continua ancora a presentare modifiche sostanziali agli atti, la Comunità Montana della Valnerina ha approvato il bilancio di previsione per l'anno 2008.Un atto dal valore di circa 9 milioni di euro destinati per il 53% ai lavori sul territorio, il 20% alle partite di giro, il resto alla spesa corrente (stipendi al personale impiegato e costi vivi di funzionamento degli uffici) e alle spese per il rimborso dei prestiti. Circa cento dipendenti tra impiegati e operai idraulico forestali e un bell'indotto per l'economia della zona che coinvolge ditte esecutrici, fornitrici di materiali e di altro tipo.
Un bilancio che risente molto dei tagli operati a sfavore delle Comunità Montane negli ultimi anni; tagli in parte condizionati da una diffusa opinione che vede questi enti solo come strutture ‘pesanti' e a volte improprie. Un giudizio sicuramente generato dall'esistenza in Italia di una serie di Comunità Montane che non hanno i requisiti e le caratteristiche della “montanità” e che, paradossalmente, finiscono per abbassare anche l'importanza di quegli enti che invece gli elementi distintivi li posseggono tutti.
Come si diceva, nonostante le difficoltà e il clima di incertezza che in Umbria non ha ancora definito i perimetri delle nuove Comunità Montane e la loro consistenza (da nove passeranno a cinque), quella della Valnerina ha proposto e costruito il suo strumento finanziario ed economico, garantendo funzionalità e operatività ed evitando di ricorrere alla messa in esubero del personale, evenienza che difficilmente potrebbe garantire il trasferimento dei dipendenti dalla sede di Norcia verso altri enti distanti geograficamente.Il bilancio pluriennale che definisce la gestione futura fino al 2010, pur basandosi su dati concreti, ha dovuto, peraltro, tener conto di una situazione virtuale destinata a subire sostanziali modificazioni con l'attuazione della riforma.
Nel campo delle opere pubbliche da realizzare, si continuerà con la ripulitura e la sistemazione di una fitta rete di sentieri a valenza regionale e nazionale che partono dal tracciato della ex ferrovia Spoleto-Norcia e si snoderanno nei dieci comuni della Valnerina collegando beni naturalistici, culturali, strutture ricettive seguendo i tre cammini dedicati alle testimonianze ‘benedettine',‘francescane' e ‘ritiane'. Saranno realizzati adeguati connessioni funzionali con i sentieri già realizzati dal Parco dei Monti Sibillini, dai Comuni, dalle Comunanze agrarie, dal Cai dando vita a una infrastruttura diffusa, leggera e sostenibile capace già di richiamare grosse fette di turisti, soprattutto stranieri. Interventi consistenti sono programmati sulle sponde del fiume Nera e in particolare a Borgo Cerreto dove la Comunità Montana provvederà al rifacimento del ponte nel centro abitato e alla sistemazione dell'area circostante, mentre i fondi regionali del Piano di sviluppo rurale finanzieranno la sistemazione dei boschi danneggiati dagli incendi e i miglioramenti forestali.
Da un punto di vista politico la seduta consiliare che ha provveduto all'approvazione del bilancio è stata caratterizzata dall'uscita dall'aula di cinque consiglieri di minoranza che, presenti fino alla discussione del punto relativo al rinnovo della convenzione per lo sportello del cittadino di Cascia, hanno scelto poi di allontanarsi nonostante il voto favorevole dato al bilancio, attraverso il rappresentante del PDL, in Commissione il giorno precedente o nonostante l'assicurazione resa pochi minuti prima, dal capogruppo delle liste civiche, di un comportamento di responsabilità. Un sesto consigliere, invece, Alberto Canali ex vicesindaco di Norcia, ha mantenuto la sua presenza pur non approvando il bilancio. Così facendo ha garantito il numero legale al consiglio, considerato che nel gruppo di maggioranza – non per spaccature o tensioni politiche ma per motivi contingenti- tre membri erano oggettivamente impossibilitati a partecipare alla seduta (un viaggio di lavoro all'estero che non ha permesso il rientro e congedi legati a malattia). Un gesto di serietà istituzionale, quello di Canali, apprezzato dal presidente, dalla giunta, dai consiglieri e soprattutto dal personale della Comunità Montana, che ha permesso di rafforzare in un momento delicato la stabilità dell'ente con sede a Norcia, di fronte al dibattito regionale e di non rinviare l'approvazione del bilancio ai giorni successivi con una nuova convocazione. Chi ha parlato di commissariamento immediato, a tal proposito, non saprà che la procedura viene avviata solo dopo la scadenza dei termini di legge e dopo l'eventuale diffida del Prefetto. La presenza del numero legale e la conseguente approvazione del bilancio ha permesso, invece, sin da subito, un'operatività già indebolita dal protrarsi dei tempi dovuti all'incertezza dei finanziamenti e ha evitato il blocco dei lavori. Le Comunità Montane, infatti, rispetto ai Comuni hanno meccanismi finanziari diversi. Per esempio, con i dipendenti del comparto forestale hanno un rapporto che si può definire di ‘tipo aziendale', ovvero legato al volume dei lavori da realizzare. Gli stipendi dei lavoratori sono assicurati dal reperimento annuale di risorse per opere pubbliche e dalla loro piena efficacia anche nel rispetto dei tempi di esecuzione.
Tale situazione coinvolge, poi, indirettamente il funzionamento e il mantenimento della dotazione del personale impiegato che in Valnerina lega alla redditività dei lavori la piena copertura delle spese per il pagamento degli stipendi.