di Segreterie Regionali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria
Ieri si sono concluse le assemblee dei lavoratori della Comunità Montana Valnerina in merito alla questione del pagamento del premio, che unilateralmente è stato dimezzato senza alcuna informativa ufficiale per il sindacato. Infatti, nell’ultimo incontro che si era tenuto tra la Comunità Montana e le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria si erano interrotte le trattative e le parti sindacali hanno abbandonato il tavolo di confronto, proprio perché si sono trovati di fronte ad un atteggiamento incomprensibile da parte dei dirigenti dell’Ente. “Questo atteggiamento – hanno spiegato Dario Bruschi e Simone Dezi (Fai Cisl), Massimo Venturini e Michele Racanella (Flai Cgil) e Pierluigi Cecchini (Uila Uil) – è stato vissuto da noi sindacati come provocatorio e inaccettabile. Non si possono infatti cambiare le regole di una trattativa, soprattutto se questa riguarda la produttività, dopo che il periodo di riferimento è terminato da oltre 8 mesi”.
Le assemblee hanno confermato il fortissimo malcontento dei lavoratori e, per questo, insieme alle segreterie hanno deciso che se non ci saranno risposte e se non ci sarà l’immediata riconvocazione del tavolo con una proposta diversa, che tenga conto degli accordi in atto sino all’ultima annualità erogata, si andrà nella sede della Comunità montana di Norcia a manifestare le nostre ragioni. Tutti quanti insieme, sia i lavoratori di Norcia che del Ternano.
Assente ingiustificata al tavolo la controparte politica. “Speriamo – hanno ribadito i segretari- che si assumano le responsabilità di riconvocazione del tavolo e di accogliere le richieste dei lavoratori poiché non è più accettabile pensare che a rimetterci sia sempre la parte più debole. Siamo sempre stati disponibili a trattare e anche ad accettare i ritardi causati da mancanza di fondi, che ci sono stati anche nell’applicazione del nuovo contratto dei forestali siglato a dicembre scorso. I benefici economici arretrati sono stati messi in pagamento solo nel mese di agosto. Questo, con un atteggiamento dei lavoratori di grande senso di appartenenza e di comprensione per il momento di difficoltà che si sta attraversando. Non tollereremo però –hanno concluso- che vengano stravolte in corso d’opera le regole di normali relazioni sindacali”. I sindacati ribadiscono che se entro 10 giorni dalla data di svolgimento delle assemblee non sarà raggiunta una soluzione al problema andremo tutti insieme sotto la sede della Comunità Montana di Norcia, convocando anche gli organi di informazione.