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Comunità “Il Cammino”: la Cgil chiede un ripensamento al Comune di Roma

Sabato 28 aprile si è tenuta a Città della Pieve un'iniziativa presso la sede della locale Comunità terapeutica e di recupero per tossicodipendenti, “Il Cammino”, di proprietà del Comune di Roma. L'assemblea pubblica ha visto la partecipazione di parlamentari umbri, dell'intera giunta comunale di Città della Pieve e della Cgil nazionale, rappresentata da Giuseppe Bortone, del dipartimento Welfare e nuovi diritti, e regionale, rappresentata dal segretario Vasco Cajarelli e dal segretario generale Mario Bravi. Quest'ultimo, nel suo intervento, ha espresso grande preoccupazione per le notizie di un prossimo cambio di gestione nella comunità, con la sostituzione dell'attuale cooperativa appaltatrice “Il Cammino” a seguito di una gara indetta dal Comune di Roma che, a detta del sindacato, ha evidenti vizi di forma. Inoltre, la Cgil dell'Umbria ha evidenziato il danno occupazionale che deriverebbe da questa scelta (15 posti di lavoro) e poi, il rischio di una modifica radicale dei percorsi terapeutici finora seguiti per il recupero dei tossicodipendenti in carico alla comunità.
“La linea intrapresa a seguito del nuovo affidamento sembra indirizzata non più al pieno recupero della persona in carico al servizio – afferma Mario Bravi – ma alla negazione del fenomeno stesso, attraverso strategie in linea con il pensiero e le proposte di legge di Giovanardi e soci, e quindi totalmente inconciliabili con i valori e con la pratica della Cgil”.
Per queste ragioni la Cgil ha chiesto all'amministrazione comunale di Roma di rimettere in discussione la scelta presa unilateralmente e di confrontarsi con l'amministrazione comunale di Città della Pieve, dove la comunità è insediata e ben radicata nel territorio.
La Cgil sarà impegnata, anche nei prossimi appuntamenti previsti, per evitare che ci sia una riduzione dell'attenzione su questa vicenda.

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