Dal terzo Ecoforum regionale sull’economia circolare, tenutosi a Narni (promosso da Legambiente Umbria in collaborazione con Arpa Umbria), arrivano i dati, quantitativi e qualitativi, relativi alla raccolta differenziata in Umbria.
Quest’anno sono 17 i Comuni Ricicloni umbri (circa la metà in meno rispetto allo scorso anno per via dei criteri più stringenti utilizzati quest’anno). Tra le conferme vi è quella del capoluogo di provincia Terni, e il Comune di Narni che, pur cambiando categoria di fascia di popolazione, resta ai vertici regionali; tra le new entry invece si segnala nella categoria dei comuni più grandi, il Comune di Assisi, mentre tra i Comuni medi Panicale e infine Valfabbrica, tra quelli piccoli. Un solo Comune umbro, quello di Calvi dell’Umbria in provincia di Terni, è anche annoverabile tra i Comuni Rifiuti Free, ossia quelle amministrazioni che hanno contenuto la produzione pro capite di secco residuo (indifferenziato) e altri rifiuti a smaltimento al di sotto dei 75 kg/anno/abitante, e che sono state premiate anche a livello nazionale a Roma durante l’EcoForum di Legambiente.
Come noto, con il pacchetto europeo sull’economia circolare è cambiato il paradigma normativo comunitario e sono cambiati anche i criteri per entrare a far parte del gruppo dei virtuosi, quindi avere almeno il 65% di raccolta differenziata non basta più. I dati complessivi ci dicono che nella nostra regione la produzione di rifiuti urbani (RU) nel 2018 è stata di 460.523 tonnellate, di cui 291.997 tonnellate raccolte in modo differenziato. La produzione complessiva risulta in aumento rispetto all’anno precedente di 8.278 tonnellate e la raccolta differenziata ha quindi raggiunto la percentuale del 63,4% con un aumento rispetto all’anno precedente del 1,6%.
Il 2018 è stato anche l’anno in cui il capoluogo di regione, Perugia, ha finalmente messo mano all’estensione del modello di raccolta domiciliare porta a porta, ma a fare da traino a tutta la regione, sia in termini di efficienza che di efficacia, infatti resta il sub-ambito 4 del ternano, che continua a crescere portando la media dei Comuni a una percentuale di differenziata del 72,6%.
Ecco i Comuni più virtuosi dell’Umbria premiati da Legambiente. La classifica tiene conto della percentuale di raccolta differenziata e viene stilata in base alla produzione pro capite di rifiuto non differenziato a smaltimento. Nella categoria Comuni sotto i 5.000 abitanti, i premiati sono tutti nella provincia di Terni e sono Calvi dell’Umbria con il 78,9%, Otricoli con 81,5 e Attigliano con l’80,5%. Calvi dell’Umbria è Comune rifiuti free a livello nazionale. Nella categoria Comuni tra i 5.000 e i 20.000 abitanti sono stati premiati Narni con 73,5%, Amelia con il 70,5% e Panicale al 67,5%. Nei Comuni sopra i 20.000 abitanti i migliori sono sono Terni al 74,3% e Assisi con il 71%.