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Comune tifernate su bilancio, “Fatti evidenti, i numeri parlano”

Meno pressione fiscale per quasi 2 milioni di euro, abbattimento di 600mila euro di tributi sulla prima casa, benefici Irpef per 26’000 cittadini su 30mila, tariffe dei servizi invariate per il quarto anno consecutivo, 13% in meno di spese per il personale e 32% in meno per i dirigenti: sono queste le coordinate generali del bilancio del comune di Città di Castello per il sindaco tifernate Luciano Bacchetta e l’Assessorato alle Finanze, i quali aggiungono che “se le cifre sono passibili di interpretazioni opposte, i fatti hanno una loro evidenza. Se proprio vogliamo far parlare i numeri, questo è il quadro che emerge”. “Differenziare l’impatto del tributo a seconda delle reali capacità di spesa del cittadino – sottolineano – sta portando i primi percepibili risultatiComplessivamente l’Amministrazione Comunale, quest’anno, chiederà ai tifernati 2 milioni di euro in meno, derivanti, in parte, dalla riduzione di 600mila euro sul prelievo fiscale per la prima casa. Se affitti e comodati saranno ridotti del 12%, abbiamo scongiurato che la Tasi ricadesse sugli inquilini, sospendendone l’applicazione per le seconde case e per le attività produttive, sulle quali graverà la sola Imu. La partita Tasi-Imu per i tifernati si tradurrà in un risparmio o al massimo in un pareggio. Grazie ai ricavi ottenuti dalla raccolta differenziata, anche la Tari sarà invariata e diluita in quattro rate, tra settembre 2014 e marzo 2015. L’applicazione per le utenze non domestiche è stata concordata con le associazioni di categoria; per quelle domestiche è prevista la restituzione di 170mila euro a quei cittadini, che, per errori di compilazione, hanno versato più di quanto avrebbero dovuto. Anche sull’Irpef il bilancio guarda alle famiglie: 26mila tifernati su 30mila avranno benefici dal regime adottato”. Sarà di 9 milioni di euro invece l’ordine di grandezza degli investimenti del 2015, di cui cinque da risorse del Comune. Saranno completati gli interventi sull’edilizia scolastica, verrà impiegato un milione di euro per le strade (il più grande investimento mai fatto sulla viabilità) e riqualificato il centro storico. Oltre ai lavori già in corso, sono stati attivati incentivi per riportare residenze, terziario e artigianato nel centro storico, con contributi economici e la progettazione della cinta urbica non ancora restaurata. L’Amministrazione ha scelto di sostenere la rete di protezione per i cittadini più vulnerabili, incrementando di 250mila euro il sociale, e di scommettere sulla Cultura come volano di sviluppo, destinando a questo settore 100mila euro. Bacchetta e l’Assessorato alle Finanze hanno dichiarato che continueranno a muoversi contro la crisi, “ampliando la convenzione con le banche per il finanziamento in conto capitale degli investimenti produttivi e gli incentivi per la ristrutturazione del patrimonio immobiliare, procedendo al pagamento dei fornitori in anticipo rispetto ai termini di legge e alla riduzione automatica delle spettanze Tari per negozi e studi interessati dai lavori del Contratto di quartiere o la riduzione del 50% della Cosap per gli esercizi pubblici”. Pur in costanza di tagli progressivi, 9 milioni di euro in quattro anni e 300mila euro a breve, l’Amministrazione ha ottimizzato tutti gli strumenti a sua disposizione per rendere meno gravoso l’impatto del fisco, disegnato su misura del corpo sociale tifernate e reso possibile da una permanente lotta all’evasione nel pieno rispetto del Patto di Stabilità. La riduzione delle spese per il personale e delle spese correnti, che si attestano sui valori del 2010, si è sommata agli incentivi per il nuovo bilancio, producendo un surplus di circa un milione e mezzo di euro, che ha permesso margini di manovra più ampi e il perseguimento di una ben precisa linea politica: meno tasse, più investimenti a parità di servizi.