E’ stato presentato questa mattina a Palazzo Spada il progetto Renè M’Beguel – 2, in collaborazione con la Regione dell’Umbria e il Comune di Terni, che vede volontariato, associazionismo e istituzioni, uniti per uno scopo umanitario comune: intervenire sul contrasto dell’avanzamento del deserto del Sahara attraverso la realizzazione di pozzi. Il progetto nasce grazie all’opera dell’associazione Radici di amore Onlus e al lavoro in rete di più associazioni che nel 2008 hanno visto realizzare il primo pozzo nel villaggio di Tattaguine situato a 120 Km da Dahar, capitale del Senegal.
“La costruzione dei pozzi nelle zone povere e ad alta siccità – dichiara l'assessore alla Cooperazione Internazionale Silvano Ricci – rappresenta la differenza tra vivere in condizioni di vita accettabili o condizioni durissime permettendo alle popolazioni dei villaggi l’utilizzo di acqua, evitando a donne e bambini di percorrere chilometri di distanza per il suo reperimento. Permette inoltre di costruire piccole reti di irrigazione, garantendo sussistenza rurale, acqua da bere, pulizia e igiene personale e restituisce il diritto all’infanzia per i bambini.
Il Comune di Terni, l’Arci Comitato provinciale Terni ed il Circolo Arci Radici d’Amore Onlus rilevano “la volontà di continuare il percorso iniziato con la costruzione di due pozzi nelle zone ai piedi del deserto e di proseguire nell’accompagnamento ed il supporto tecnico alla lotta alla desertificazione, malgrado le crescenti difficoltà finanziarie”.
Comune di Terni costruisce pozzi nel Sahara
Lun, 18/11/2013 - 20:54