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Comunanze Agrarie, la risposta della Regione Umbria

“Sono sempre stata disponibile ad un confronto con i rappresentanti delle Comunanze agrarie ed il Comune di Foligno, e lo sono ancora oggi. L’ho detto al sindaco Mismetti in occasione del recente incontro, il dieci febbraio scorso, proprio sui temi legati alla gestione dei corsi d’acqua del territorio e alla messa in sicurezza del Topino”.

Secca e netta la replica dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, che in una nota tiene a precisare che “non c’è stato da parte della Regione nessun atto autoritario di scioglimento delle Comunanze agrarie, ma al contrario, la nuova veste di amministrazioni separate dei beni di uso civico, assicura loro maggiori garanzie di sopravvivenza e di questo l’amministrazione comunale e le Comunanze agrarie erano a conoscenza”.

“Un intervento doveroso per legge – aggiunge nel comunicato stampa– del quale abbiamo debitamente informato sia il Comune che gli stessi interessati. La necessità di procedere ad un riordino della situazione delle Comunanze agrarie – spiega la Cecchini – è emersa nell’ambito delle attività ispettive e di vigilanza condotte del Servizio regionale competente. Da tali indagini è emerso che, ai sensi della normativa vigente, non esiste un fondamento giuridico che consenta di riconoscerne l’esistenza”.

Dall’analisi della documentazione disponibile presso l’Archivio di Stato “i tecnici regionali hanno verificato che, nel Comune di Foligno, erano state riconosciute quindici comunanze agrarie, di cui una poi sciolta nel 1964 ovvero la Comunanza agraria di Uppello, e che i terreni appartenenti alle comunità oggetto dell’atto di scioglimento regionale, erano stati rispettivamente attribuiti alle altre comunanze agrarie legittimamente riconosciute”.

“Di questa situazione – prosegue l’assessore – i servizi regionali hanno informato in più occasioni gli interessati, già a partire dai primi mesi del 2014. Inoltre, all’Amministrazione comunale di Foligno è stata inviata specifica comunicazione di quanto emerso dalle indagini condotte, convocando a tale proposito un incontro presso la sede regionale. Tutta la documentazione è stata messa a completa diposizione del servizio patrimonio del Comune di Foligno”.

“Non c’è stata pertanto nessuna intenzione dell’Amministrazione regionale di far scomparire le comunanze agrarie. Infatti, con la deliberazione n. 1578 del 21 dicembre 2015, contestualmente allo scioglimento delle stesse Comunanze agrarie – precisa l’assessore – sono state istituite le Amministrazioni separate dei beni di uso civico di: Afrile, Arvello, Capodacqua, Cariè, Casale, Cassignano, Collelungo, Forcatura, Morro, Ravignano, Rio e Seggio, Sostino, Sant’Eraclio”.

“Saranno, dunque, le stesse comunità locali che hanno amministrato precedentemente i beni a proseguire nella loro tutela e salvaguardia. L’unica concreta differenza rispetto alla situazione precedente – conclude l’assessore Cecchini – è che alle elezioni degli organi delle nuove Amministrazioni parteciperanno tutti i residenti nelle diverse frazioni, anziché i soli capifamiglia. Una novità che consentirà, come è ovvio, di avere maggiori garanzie di sopravvivenza per molte realtà montane dove negli ultimi anni si sono spesso riscontrati problemi per la costituzione degli organi”.