Dalla teoria ai fatti, ma senza traumi. La riforma degli Enti locali tocca prima di tutto le Province ma non solo. Dopo i numerosi incontri delle ultime settimane il processo di riforma per la gestione degli Enti pubblici vigilati dalla Regione Umbria (in aria da tempo), e affrontato in più sedi dallo stesso assessore Antonio Bartolini, è ormai nel vivo.
Secondo indiscrezioni l’idea sarebbe quella di riunire, grazie alla creazione di una amministrazione congiunta, la gestione, fino ad adesso separata, di Aur (Agenzia Umbria Ricerche), Adisu (Agenzia per il Diritto allo Studio) e Villa Umbra (Scuola di Amministrazione pubblica). Una scelta che sembrerebbe voluta anche dalla Presidente della Regione, Catiuscia Marini e che arriverebbe di comune accordo.
Per accompagnare il processo di transizione delle tre partecipate di Palazzo Donini, gli Enti dovrebbero essere “commissariati”, ma resterebbero in carica anche per il prossimo anno gli stessi amministratori dell’attuale dirigenza: Claudio Carnieri per l’Aur, Maurizio Oliviero per Adisu e Alberto Naticchioni per Villa Umbra.
Al termine di questo periodo, dovrebbe aprirsi il vero processo di riforma, con la riunificazione de facto degli Enti. Le riunioni dei giorni scorsi si sarebbero concluse con un incontro, questo pomeriggio, durante il quale sarebbe stato confermato il nuovo assetto per le tre partecipate.
E sempre in tema di riforme che prevedono, come noto, l’assorbimento dei lavoratori dell’ex Provincia di Perugia: la Giunta, con l’assessore Bartolini, ha da tempo verificato che le proprie agenzie strumentali (Adisu, Arpa, Aur, Aziende ospedaliere e Asl, Istituto zooprofilattico) hanno una capacità di 43 posti, accanto al Consiglio Regionale, che invece ha dato disponibilità per 4 posti.
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