di Mirko Menicacci (*)
Sorprende che alcuni consiglieri provinciali prendano carta e penna per presentare un’interrogazione al presidente della provincia di Perugia, affinché egli si informi sulla situazione che ha portato al commissariamento del comune di Trevi. Come se si stesse facendo qualcosa di misterioso!
A parte che le premesse riportate in tale interrogazione sono assolutamente imprecise e denotano una non corretta conoscenza della questione , sfugge completamente il senso politico della richiesta inoltrata al presidente Guasticchi, invitato dai tre solerti consiglieri provinciali del PD, ad “…assumere tutte le informazioni e a riferire su quanto accaduto in questi mesi rispetto alla vicenda delle elezioni del comune di Trevi”.
Due importanti e prestigiose istituzioni dello stato stanno interessandosi alla vicenda : il TAR ed il Consiglio di Stato, pertanto questo intervento, fazioso e politicamente insignificante, appare del tutto inutile.
Se i tre consiglieri provinciali del PD volessero veramente occuparsi delle vicende trevane, dovrebbero iniziare col mettere in sicurezza la strada provinciale di Cannaiola, pericolosissima, come dimostra la morte di una ragazza giovanissima a causa di un incidente stradale! Questo si che sarebbe un vero servizio per la comunità trevana!
I tre moschettieri del Pd temono che la giustizia amministrativa faccia il suo corso e che si debba tornare alle urne; tutti gli esponenti del PD, a tutti i livelli , si rendono conto che il castelletto del PD umbro sta crollando sotto i colpi della giustizia ordinaria (sanitopoli docet) e sotto i rovesci elettorali; è chiaro che coloro che per anni hanno vissuto all’ombra del partito, beneficiando di laute regalie sotto forma di consulenze, ora comincino ad avere paura e facciano di tutto per difendere, pateticamente, lo status quo.
Non deve essere taciuto che il primo firmatario di questa stucchevole interrogazione, il consigliere provinciale Rasimelli, è noto alle cronache politiche più per le ricche consulenze elargitegli negli ultimi anni dalla regione Umbria che per la propria attività politica.
Per completezza di informazione è bene ricordare che il Rasimelli, che tanto si scandalizza per il ricorso e conseguente commissariamento del comune di Trevi, nel corso degli anni ha usufruito delle seguenti consulenze regionali: dal 10/01/2007 al 09/01/2008 per 28.500euro di compensi + rimborsi spese; dall’01/01/2009 al 31/12/2009 per 86.000euro; dall’01/01/2010 al 28/02/2010 per 20.033euro per poi, alla fine, essere assunto dall’ente a tempo indeterminato, ormai ultracinquantenne!
I cittadini capiranno, leggendo quanto sopra, il motivo per cui il consigliere provinciale Rasimelli con i suoi sodali è tanto impaurito che la giustizia amministrativa faccia il suo corso: c’è il rischio che il PD umbro vada a fondo come il titanic, ed in quel caso tutti morirebbero con lui.
(*) Vice coordinatore regionale dipartimento PDL