Perugia

Commercio di anabolizzanti nonostante l’affidamento in prova, finisce in carcere

Insieme ad alcuni familiari ed altre persone avrebbe dato vita ad un commercio illecito di anabolizzanti e farmaci dopanti e per questo era finito sotto inchiesta ed era stata prevista per lui una misura cautelare. I vari accertamenti, però, hanno evidenziato come l’uomo – un 55enne residente a Corciano – fosse in realtà già al centro di un’altra inchiesta, per la quale era sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali. Ora, dunque, il magistrato di sorveglianza di Perugia ha disposto per il corcianese la revoca della misura alternativa alla detenzione e dunque il carcere. Un’ordinanza eseguita nelle ultime ore dai carabinieri della stazione di Corciano.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica di Perugia, il 55enne – con ordinanza del mese di luglio 2021 – era stato sottoposto dal Tribunale di Sorveglianza di Sassari alla misura dell’affidamento in prova al servizio sociale. A seguito di specifica richiesta del locale Ufficio di Sorveglianza, i militari del Nas di Perugia hanno rappresentato nelle ultime settimane che l’uomo – nonostante in quel periodo fosse sottoposto alla suddetta misura alternativa – aveva continuato a porre in essere condotte illecite gravi. In particolare avrebbe acquistato e commercializzato farmaci dopanti, nonché nandrolone (sostanza rientrante tra le sostanze stupefacenti o pscicotrope), acquistati da fornitori bulgari e successivamente fatti arrivare a Perugia. Per tali fatti – commessi nell’anno 2021 e proseguiti nel periodo compreso tra il gennaio/aprile 2022 – l’uomo era stato raggiunto, unitariamente ad altre persone, da una misura cautelare emessa dal gip di Perugia a ottobre 2022.

Acquisiti agli atti l’informativa dei militari, iI magistrato di sorveglianza – valutato che le condotte dell’uomo integravano estremi di gravi reati e ritenendo l’inidoneità della misura in corso – ha disposto la sospensione della misura dell’affidamento in prova, ordinando l’immediato accompagnamento del condannato presso l’istituto penitenziario più vicino. Al termine delle operazioni di rito, l’uomo è stato tradotto dai militari presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne.