I commercianti di Gualdo Tadino scrivono al sindaco Massimiliano Presciutti, affinché “in forma singola o di concerto con altri sindaci della Fascia appenninica, intervenga nei confronti della Presidenza della Giunta Regionale dell’Umbria per rivedere in senso migliorativo l’ordinanza dello scorso 6 febbraio”.
Gli esercenti, infatti, contestano fortemente l’istituzione della zona rossa per l’intera provincia di Perugia, senza tener conto della situazione territoriale, “dove i Comuni della Fascia appenninica da Gualdo Tadino a Scheggia presentano indici di contagio relativamente bassi rispetto alla media regionale“.
“Perché allora – continuano i commercianti gualdesi – per la provincia di Terni l’ordinanza della Tesei ha provveduto ad una differenziazione tra Comuni, lasciandone alcuni in zona arancione, mentre ha posto quelli della provincia di Perugia tutto in zona rossa senza distinzioni?”.
I firmatari della lettera inviata al sindaco – facendo notare come l’indice di contagio di Fossato di Vico (0,74%) sia decisamente minore di quello di Scheggino (25,92%), non compreso nella zona rossa – considerano l’ordinanza regionale “lesiva nei confronti della lavoratori, già colpita a lungo da provvedimenti locali più restrittivi e che si vede ora costretta a dover tener chiuse le loro attività , pur se aperti, vedono una clientela pari a zero”.
Ad oggi (martedì 9 febbraio), a conferma delle parole dei commercianti, il totale degli attualmente positivi nei Comuni sopracitati è il seguente: Gualdo Tadino a 67 casi, Sigillo, Costacciaro e Scheggia a 5 e Fossato di Vico a 2. Il sindaco Presciutti, appena ricevuta la missiva, ne ha subito inoltrata una personale alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei “per sottolineare l’enorme disagio che si trovano ad affrontare gli esercenti, le attività commerciali ed artigianali e i pubblici esercizi di Gualdo Tadino“.