E' oggi il 'grande giorno' in cui saranno decisi i destini dell'area dell'ex Zuccherificio e del mega progetto della Coop Centro Italia. Alle 16 si riunirà il Consiglio comunale per discutere la mozione presentata dal sindaco Nando Mismetti e fatta propria dalla maggioranza di centrosinistra. E in attesa delle decisioni ufficiali, la battaglia si combatte a 'colpi' di lettere aperte. Dopo la missiva pubblica inoltra dal presidente Giorgio Raggi al primo cittadino ed ai capigruppo consiliari, oggi sono commercianti e comitati civici a prendere carta e penna, rendendo pubbliche le proprie posizioni. Ecco il testo integrale della lettera sottoscritta da Confesercenti Foligno, Innamorati del Centro, Innamorati di Foligno, Sì a Foligno.
Egregi Consiglieri,
vi inviamo le presenti considerazioni in merito alle problematiche non già riguardanti i progetti architettonici presentati sull’area dell’ex zuccherificio di Foligno (questione interna al soggetto privato proprietario dell’area e ai suoi professionisti) bensì riguardante l’eventualità di redigere una variante al Prg e quindi le norme che regolano lo sviluppo urbanistico della nostra città, eventualità per la quale non solo è diritto, ma anche dovere di ogni cittadino partecipare alla stesura delle nuove regole, attraverso osservazioni, riflessioni, studi, analisi, ecc…
Con la sola finalità di contribuire affinché la questione sia analizzata e affrontata nella maniera più chiara e serena possibile, riteniamo possa essere utile ricapitolare brevemente alcuni punti essenziali della stessa.
1) L’area dell’ex zuccherificio è regolata dalle norme del Prg ovvero da una serie di parametri urbanistici che stabiliscono superfici, destinazioni, altezze, ecc… e un piano attuativo che ne delinea prescrettivamente l’assetto.
2) In questi anni la Coop Centro Italia ha avuto in ogni momento e senza alcun impedimento la possibilità di presentare progetti conformi al Prg, di ottenere i permessi di costruire e quindi di realizzare l’intervento: pertanto il ritardo, anzi l’immobilismo dei lavori – stando ai sottoscrittori del documento – è imputabile solo ed esclusivamente alla volontà della Coop Centro Italia di non procedere.
3) Anziché procedere nell’intervento edificatorio la Coop Centro Italia si è intestardita – scrivono – a presentare all’opinione pubblica alcuni progetti in totale e palese difformità dal Prg, senza peraltro inviare formale richiesta di variante al Comune di Foligno.
4) Il Comune di Foligno (per nulla obbligato, in quanto non ha mai ricevuto una richiesta formalizzata di variante) si è reso disponibile per una fase consensuale tesa alla ripianificazione del Prg, posizione verso la quale la Coop Centro Italia ha manifestato la propria totale e irremovibile indisponibilità.
5) La Coop Centro Italia, assumendo a priori una posizione di totale contrasto ad ogni tipo di confronto per migliorare il Prg, chiede in pratica che il Comune adotti asetticamente e senza discutere uno dei due progetti presentati all’opinione pubblica (e per i quali, come detto, non ha mai presentato formalmente richiesta di Variante), senza che vi sia nessun confronto, nessun tavolo di lavoro, nessuna fase di studio, di analisi, di verifica, in palese violazione – sostengono gli autori della lettera – alle corrette procedure di redazione di una variante al Prg, la quale, come ribadito fermamente dai competenti tecnici comunali, richiede necessariamente e inderogabilmente di fondarsi su un sistematico e puntuale lavoro di analisi, studio, verifica, sia dello stato di fatto che delle previsioni, per giungere a una nuova formulazione supportata da dati ed elementi tecnicamente dimostrabili, verificabili, attendibili e validi.
6) La Coop Centro Italia, oltre ad illustrare i propri progetti esclusivamente dal punto di vista architettonico, non ha mai presentato nessuna relazione delle motivazioni, nessuno studio sui dati e le previsioni, nessuna analisi che dimostrasse la necessità di intervenire in Variante nella direzione dei progetti presentati.
7) Anziché motivare la, peraltro mai formalizzata, richiesta di variante e anziché presentare il relativo studio urbanistico di supporto, la Coop Centro Italia si è limitata a paventare la vendita dell’area in questione, qualora il Comune non dovesse adottare, asetticamente e senza discutere, uno dei progetti presentati all’opinione pubblica.
8) Secondariamente, persistendo nel non inviare al Comune nessuna richiesta formalizzata, persistendo nel non presentare alcuna motivazione ai progetti di Variante offerti all’opinione pubblica, persistendo nel non presentare alcuno studio urbanistico di supporto, la Coop Centro Italia ha ritenuto nuovamente di paventare la possibilità che, senza l’adozione e approvazione di uno dei due progetti da essa presentati al pubblico (ed entrambi, come più volte detto, in totale e palese contrasto al Prg e per i quali non è stata fatta alcuna richiesta formale di variante), l’area dell’ex zuccherificio “rimarrà così per sempre”, dimenticando, forse, data l’ambiguità dell’affermazione, che essa è obbligata, come ribadito dai competenti tecnici comunali, a portare a termine tutte le opere di urbanizzazione.
Per questi motivi chiediamo al Consiglio Comunale di rigettare le ipotesi di variante presentate dalla Coop Centro Italia, e di difendere fino in fondo l’interesse pubblico.
Allo stesso tempo, fermo restando il diritto della proprietà ad edificare in conformità al Prg, in quanto la convenzione è antecedente alle norme Pai, l’area dell’ex zuccherificio è potenzialmente a rischio idraulico, per cui è necessaria una verifica della fattibilità del progetto alla luce delle norme approvate nel 2013 a tutela dei cittadini e del territorio.
CONFESERCENTI FOLIGNO, INNAMORATI DEL CENTRO, INNAMORATI DI FOLIGNO, SI A FOLIGNO