Economia & Lavoro

I commercialisti di Terni in campo contro il sovraindebitamento

È un problema sociale molto sentito in questi anni quello del sovraindebitamento, l’incapacità cioè di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni da parte di soggetti non fallibili. Una tematica che coinvolge anche il mondo dei commercialisti poiché professionisti chiamati a comporre gli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento (Occ) che devono assistere il debitore così come previsto dalla legge 3/2012. Tra i primi in Italia a costituire il proprio Occ, l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Terni che ha adesso anche dato il via a un corso di alta formazione in ‘Gestione della crisi da sovraindebitamento’ organizzato a Narni in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia. Oltre cento sono i professionisti, provenienti anche da fuori regione, che da venerdì 29 settembre prendono parte alle lezioni tenute da esperti nazionali e internazionali della materia. Dieci giornate, per un totale di quaranta ore, aperte anche agli avvocati.

Il programma e la rilevanza sociale dell’iniziativa sono stati illustrati in apertura del corso a Terni, nella sede dell’Odcec, dallo stesso presidente provinciale dell’Ordine Carmelo Campagna, da Massimo Curini, delegato del rettore per il Polo scientifico didattico di Terni, Bruno Conca, giudice del tribunale di Torino, Lorenzo Mezzasoma, ordinario di diritto privato dell’Università degli studi di Perugia, e Loris Nadotti, professore del Dipartimento di Economia dell’ateneo perugino.

Presente anche Antonio Bartolini, assessore alla tutela dei consumatori della Regione Umbria. “Il corso – ha dichiarato Campagna – affronta, finalmente, una normativa che dovrebbe consentire ai privati e ai soggetti assimilabili di uscire da un problema che spesso comporta lo scivolamento verso contatti con la criminalità organizzata, come il mondo dell’usura. Uso il condizionale perché la norma è disapplicata dal momento che le difficoltà di interagire con le interpretazioni hanno fatto sì che delle procedure pensate per le imprese, trasfuse con le problematiche derivate, non hanno ancora effettivamente trovato la giusta misura”.

“La legge – ha affermato il giudice Conca – presenta delle criticità che, attualmente, impediscono, nella maggior parte delle ipotesi, che si giunga davvero all’omologazione del piano e, quindi, alla soluzione della crisi. La legge ha chiamato all’appello i professionisti, non solo come fornitori di un servizio, ma anche come soggetti incardinati negli Organismi di composizione della crisi. Anche per questi enti è, quindi, una sfida complicata da perseguire perché si tratta di fare un mestiere completamente diverso rispetto a quello usuale. Una evoluzione positiva giungerà dalla possibile modifica dell’intero impianto delle procedure concorsuali”.

“Il tema è centrale – ha commentato Bartolini – e questo corso intende creare professionisti che aiutino i cittadini e le imprese in difficoltà. La legge 3/2012 è importante e la Regione e i Comuni potrebbero avere un ruolo sia sotto il profilo organizzativo, aprendo degli sportelli di ascolto, sia organizzando questo tipo di attività in sinergia con l’associazione dei consumatori”. “È un’occasione importante – ha aggiunto Mezzasoma – per dare la possibilità ai consumatori sovraindebitati, qualora ricorrano i presupposti di legge, di poter accedere a questa procedura. È quindi necessario formare i commercialisti in maniera adeguata affinché l’apporto che essi daranno ai singoli consumatori sia significativo”.