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“Comitato NO inceneritori Terni”, Consiglio Comunale su ambiente “chiuso”

Un’amministrazione comunale che non permette ai cittadini di intervenire nella massima assise cittadina, su una questione che li riguarda spaventosamente da vicino, non merita alcun tipo di apprezzamento. Quelle che abbiamo ascoltato durante il dibattito, ad oggi, non possono essere definite nemmeno parole al vento, sono qualcosa di meno. Imparare a memoria la lezione rispetto alle analisi fatte a suo tempo da ASL sulle matrici alimentari o elencare le varie autorizzazioni che negli ultimi anni gli inceneritori hanno collezionato, per giunta da amministrazioni presiedute sempre da loro, non significa conoscere un problema o esserne sensibili”.

“Il comune si potrà anche impegnare ad esprimere pareri sfavorevoli rispetto alle future richieste di autorizzazione che Tozzi o Acea presenteranno, ma il problema è oggi la qualità ambientale che si misura e gli impianti di incenerimento che sono in marcia. Un’amministrazione consapevole avrebbe cercato la soluzione per mettere la parola fine a queste attività; rinnovare le promesse con scadenza annuale, senza mai concretizzare, è solo il contentino dato ai soliti scocciatori e la solita bandierina che si piazza, per poter dire che questa tematica è stata affrontata”.

“Purtroppo per loro questo non basta più, perché l’enorme partecipazione riscontrata ieri durante il consiglio sta a significare che l’attenzione dei cittadini è massima. Chiudere il consiglio agli interventi dei ternani è sinonimo di paura, timore di un confronto che si sa di non poter sostenere. Ostentare sicurezza dopo aver scongiurato il confronto è solo uno degli ultimi sospiri di sollievo che questa amministrazione potrà tirare. Ad oggi la questione della qualità ambientale è irrisolta, come è fermo tutto quello che riguarda la questione raccolta differenziata e polo del riuso-riciclo, che in questo momento sono l’unico strumento esistente in grado di mettere la parola fine agli inceneritori. Per non parlare del silenzio assordante su tutto quello che ruota intorno alla vicenda degli appalti legati a Mafia Capitale. La lotta va avanti, forse mai come oggi con così tanta carne al fuoco e così tanta partecipazione”.