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Come potrebbe essere il nuovo Consiglio Comunale

Come sarà composto il nuovo Consiglio comunale? Chi saranno i 24 eletti – nel vero senso della parola – che riusciranno ad ottenere uno scranno nella massima assise cittadina dopo la sfida tra 421 agguerriti candidati? Ebbene, abbiamo provato a fare una prima proiezione in base agli attuali risultati, sia in caso di vittoria al ballottaggio dell’attuale sindaco Nando Mismetti che in caso di ribaltone ad opera di Stefania Filipponi.

Se vince Mismetti – Nel caso di doppio mandato, il primo cittadino riconfermato potrebbe contare su di una solida maggioranza con 15 consiglieri, più ovviamente, se stesso. In tal caso dodici seggi andrebbero al Partito Democratico, ed uno ciascuno alla lista civica ‘Foligno Soprattutto, Socialisti Riformisti e Movimento per Foligno .

Quasi monocolere piddino – In pole position Elia Sigismondi, recordman delle preferenze con una valanga di 714 consensi personali, a seguire il presidente uscente del Consiglio comunale Graziano Angeli con 625, terza la new entry Rita Barbetti a 464 seguita a stretto giro dal capogruppo piddino uscente Giovanni Patriarchi con 452 e poi Lorella Trombettoni a 426 e Silvia Stancati a 403. Sotto la quota 400 troviamo Alessandro Borscia 381, Mauro Franquillo 363, Roberto Arcangeli con 354, Michela Matarazzi a 323, Paolo Gubbini con 293 e Moreno Finamonti 286.

Tre seggi agli alleati In caso di bis di Mismetti, sempre secondo proiezioni entrerebbero in maggioranza anche Emiliano Belmonte, primo della lista dei Socialisti Riformisti con ben 351 preferenze personali, Emanuele Proietti della lista civica mismettiana Foligno Soprattutto con 113 e Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno con le sue 133.

Nove seggi alla minoranza – Se la coalizione di centrosinistra vincerà il ballottaggio dell’otto giugno, la torta dell’opposizione dovranno spartirsela Alleanza Popolare di Stefania Filipponi, il Movimento Cinqueste Stelle, le liste civiche di Aldo Amoni ed i vendoliani di Elisabetta Piccolotti. In questo caso la coalizione Filipponi vedrebbe eletta la stessa candidata oltre ad Agostino Cetorelli (229) della civica Impegno Civile a lei collegata, e a due esponenti di Forza Italia ovvero Riccardo Meloni (324) capogruppo uscente degli azzurri con la new entry Ivano Ceccucci a 173 preferenze.

Amoni e grillini a parimerito – Nonostante il Movimento Cinque Stelle abbia ottenuto 13,57% e le due liste civiche di Aldo Amoni ovvero Obiettivo Comune ed Amoni Sindaco meno dell’11% avranno due consiglieri comunali ciascuno. Entreranno così nella massima assise cittadina i pentastellati Fausto Savini e Francesca Baldaccini con 171 preferenze. Aldo Amoni farebbe il suo esordio in Consiglio comunale a fianco dell’ex vicesindaco Massimiliano Romagnoli primo della civica Amoni Sindaco con 321 consensi personali. Opposizione anche da sinistra con Elisabetta Piccolotti di Sinistra Ecologia e Libertà.

I grandi esclusi – In questa prima ipotesi resterebbe fuori Marco Cesaro, leader e capogruppo uscente di Fratelli d’Italia che ha raccolto il record di 353 preferenze risultando tra l’altro il più votato nell’intero schieramento del centrodestra. Doppia scottatura per Paolo Arcangeli, la lista civica Cambiare Foligno infatti resterebbe totalmente fuori e a scavarcalo c’è il giovane consigliere uscente Adelchi Gabriele Lolli. In Forza Italia, Valentina Gualdoni si vede sorpassare invece dall’exploit del tutto inatteso di Ivano Ceccucci, già candidato nella precedente tornata elettorale con La Destra di Angelo Riccioni. Esclusi in questo scenario anche i rappresentanti de ‘La Sinistra’ unica formazione della coalizione mismettiana che resterebbe senza rappresentanza in Consiglio comunale, e dove tra l’altro l’assessore uscente alle Politiche Sociali scivola in terza posizione.

 Se vince la Filipponi – Se Alleanza Popolare dovesse prevalere al secondo turno, escludendo in tale ipotesi apparentamente ufficiali, il nuovo Consiglio comunale vedrebbe predominare la pattuglia azzura di Forza Italia con sei consiglieri: Riccardo Meloni, Ivano Ceccucci, Valentina Gualdoni, Daniela Flagiello, Massimo Maggiolini. Due i seggi per la lista civica filipponiana Impegno Civile con Agostino Cetorelli e Simone Capaldini. In tal caso entrerebbero senza problemi i Fratelli d’Italia con Marco Cesaro ed Alessandra Leoni. Due consiglieri anche per la lista civica di Daniele Mantucci, per Cambiare Foligno sarebbero eletti Gabriele Lolli Adelchi e Paolo Arcangeli. Nella massima assise cittadina farebbe ingresso pure il Nuovo Centrodestra con Agostino Benedetti. In maggioranza anche Francesco Di Marco della civica Uniti per Foligno.

Sinistra all’opposizione – In tale scenario la sinistra per la prima volta finirebbe all’opposizione ed il Partito Democratico si dovrebbe accontentare di sei scranni con lo stesso sindaco uscente Nando Mismetti, affiancato da Elia Sigismondi, Graziano Angeli, Rita Barbetti, Giovanni Patriarchi e Lorella Trombettoni. In tal caso, però non farebbero ingresso a Palazzo Comunale nè i Socialisti Riformisti, nè Foligno Soprattutto e Movimento per Foligno.

Dimezzate le liste di Amoni – In caso di vittoria della Filipponi senza alcun apparentamento ufficiale, ai grillini resterebbero sempre due seggi ed alla Piccolotti sempre uno, ma le liste di Amoni eleggerebbero soltanto lo stesso candidato sindaco.

Scenari pre ballottaggio – Ed ora starà agli elettori di Foligno decidere da che parte stare e che partita giocare, tenendo conto del fatto che c’è tempo sino a domenica per ufficializzare eventuali accordi e scoprire quindi se alla fine Sel sosterrà i compagni del centrosinistra e le due liste civiche di Amoni daranno una mano alla coalizione della Filipponi. Facile supporre che grillini, Foligno Giovane e lista Frasconi resteranno fuori dai giochi.