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“Come Formare i Formatori”, concluso il primo corso del Centro Studi Edili

Il trasferimento della conoscenza si avvale di tecniche e strumentazioni molto diverse dal passato. Oggi un formatore è un professionista che conosce le moderne tecniche per trasferire le sue conoscenze ad altri in poco tempo, ma comunque in forma efficace e facilmente memorizzabile.

Gli strumenti – La didattica, la strumentazione di supporto al trasferimento delle nozioni, lo stesso concetto di “lezione frontale” viene riorganizzato per lasciare spazi a sistemi più innovativi che prevedono collegamenti a distanza (teleconferenze) o forme di apprendimento diverse (E-Learning), se non addirittura incontri partecipati tra utenti remoti (webinar) che, tramite collegamenti internet, riescono a creare aule virtuali tra utenti remoti che possono interloquire i tempo reale col docente sebbene si trovino molto distanti tra di loro.

La lezione frontale “classica” perde la sua caratteristica di improvvisazione spontanea, per divenire una vera e propria rappresentazione guidata dal docente che a sua volta perde la funzione di comunicatore unico per diventare attore e regista delle varie forme di comunicazione che decide di porre in atto. Un po’ di parlato, un po’ di filmati, un po’ di domande, un gioco didattico, una accesa discussione provocata ad arte. In una lezione moderna l’attenzione non deve calare mai, anzi la platea è essa stessa un fattore di apprendimento trasversale. I più riservati “si sciolgono” i più estroversi mettono in comune le loro esperienze, i critici mantengono attiva la discussione, i curiosi fanno domande. Tutti imparano, anche i docenti!

L’insegnante – La conoscenza dell’esistenza e l’uso di supporti multimediali, come la Lavagna Interattiva Multimediale e l’uso didattico di internet diventano indispensabili. Il formatore moderno perde il ruolo del vecchio e noioso insegnate per assumere quello di un moderno Piero Angela che fa diventare la sua lezione uno spettacolo che non deve annoiare mai, ma anzi deve coinvolgere e interessare gli allievi che inconsapevolmente, ma gradevolmente imparano concetti e nuove nozioni. La postura, il tono della voce, la conoscenza delle modalità di apprendimento e memorizzazione, delle psicologie dei presenti nell’aula, divengono elementi importanti per impostare il “taglio” della lezione. Si aprono scenari nuovi che richiedono al “vecchio” formatore un necessario aggiornamento e l’acquisizione di una diversa mentalità.

I prossimi impegni – Dopo aver istruito i propri docenti, ora l’attività divulgativa del Centro Studi Edili di Foligno sarà rivolta a organizzare azioni formative rivolte a tutti i docenti che operano a tutti i livelli nelle aziende, sia per formare i nuovi assunti che aggiornare quelli meno giovani sulle tematiche obbligatorie per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Infatti dallo scorso 18 marzo 2014 per essere abilitati ad erogare formazione valida, secondo la legge, sia i datori di lavoro, ma ancor più i responsabili dei servizio prevenzione e protezione (RSPP) che usualmente formano o aggiornano i dipendenti sulle tematiche della sicurezza sui luoghi di lavoro, devono obbligatoriamente possedere specifici requisiti di “capacità didattica”, che si dimostra anche con l’attestato di frequenza al corso “Formare i Formatori” come quello appena concluso e organizzato dal Centro Studi Edili di Foligno.