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Come diventare un genitore quasi perfetto, successo per la “scuola” per genitori

Un percorso per riflettere sui temi educativi che sostengono la crescita dei figli. Il progetto “Scuola per genitori – Come diventare un genitore quasi perfetto”, giunto alla conclusione dopo quattro incontri, è stata un’iniziativa voluta e organizzata dal Comune di Spoleto con l’obiettivo di cercare e recuperare, insieme alle mamme e ai papà, la dimensione di adulti di riferimento.

Il corso, che prevedeva un numero limitato di genitori per facilitare la creazione di un clima di gruppo per  agevolare il confronto e la partecipazione attiva, è stato rivolto sia ai genitori con bambini da zero a sei anni, sia alle mamme e ai papà con figli tra i dieci ed i quattordici anni.

In totale sono stati circa trenta i genitori che hanno preso parte al progetto che, nel corso dei quattro appuntamenti svoltisi tra maggio e giugno, hanno lavorato insieme alla dott.ssa Maria Luisa Papa e al dott. Mauro Benedetti, con una modalità molto interattiva e di forte partecipazione emotiva.

“Si è trattato di un’esperienza molto significativa, profondamente legata alle dinamiche presenti nel rapporto genitori-figli – ha spiegato il vicesindaco Beatrice Montioni – Quello che ci ha fatto veramente piacere, al netto del valore dei temi trattati, è stato il giudizio che le mamme ed i papà hanno attribuito a questo progetto, che non ha risposto ad una generica richiesta di formazione, ma ad un bisogno più profondo di ricerca di senso dell’essere genitore: questo ci sembra l’aspetto più rilevante. Anche alla luce delle richieste dei partecipanti che abbiamo raccolto, cercheremo di proporre un nuovo ciclo di incontri”.

Nello specifico ogni incontro ha preso le mosse da un argomento-stimolo proposto, in base al gruppo, dai dottori Papa e Benedetti, sviluppandosi poi attraverso il contribuito di ogni partecipante. L’incontro ha costituito un luogo di condivisione di esperienze di vita quotidiana, di emozioni, dubbi e timori riguardanti la genitorialità, permettendo di cogliere, di volta in volta, il punto di urgenza emotivo del gruppo e articolandolo ulteriormente per proporre poi al gruppo stesso un nuovo “modo di vivere” la relazione con i figli.

I genitori hanno contribuito all’evoluzione della riflessione con attenzione, con interventi pertinenti e domande che hanno colto i nuclei fondamentali del delicato e complesso tema dell’essere padre/madre.