Una vittoria, ma non un trionfo e tantomeno un plebiscito. I lavoratori dello stabilimento Colussi di Petrignano hanno votato sì all’accordo raggiunto nei giorni scorsi da Rsu, sindacati e azienda, e per il quale Uila e Flai-Cgil si erano spese in inviti al voto favorevole. L’accordo ha vinto ma non ha stravinto, ed è passato anche grazie a numerose astensioni e con qualche voto contrario perché in diversi erano insoddisfatti per l’intesa raggiunta.
Come noto e in sintesi, sindacalisti, rsu e azienda si sono accordati per un versamento di 800 euro aggiuntivi e una tantum entro giugno 2020, ai lavoratori dipendenti del sito Colussi di Petrignano “che abbiano acquisito l’anzianità minima di servizio prevista dall’accordo integrativo”, ma senza dimenticare i dipendenti part-time (seppure con un ricalcolo percentuale).
C’è poi un accordo per le ore notturne (turno dalle 10 di sera alle 6 del mattino) e i festivi: nel primo caso la maggiorazione sale dal 30% (prevista dal contratto collettivo nazionale del lavoro) al 37%, mentre per quella domenicale (tutta la giornata) si passa dal 35% di maggiorazione in più prevista prevista dal ccnl al 50%, comprensiva delle maggiorazioni previste per il notturno“.
Infine, Colussi incontrerà le RSU ogni mese, per monitorare il percorso di formazione professionalizzante del personale “volto a incrementare la polivalenza e la polifunzionalità”, l’andamento del parametro dei premi per obiettivo e del processo di efficientamento del lavoro.