Categorie: Cronaca Perugia

Coltello alla gola dopo il prelievo al bancomat. Arrestato un italiano a Ponte San Giovanni

Sa.Mi.

Ieri sera le “Volanti” hanno tratto in arresto S. G., trentenne italiano originario del napoletano ma residente ad Arezzo per tentata rapina aggravata ai danni di un cittadino marocchino.

Una chiamata al 113 verso le ore 23 da parte di un uomo con accento nordafricano, segnalava l’aggressione avvenuta poco prima ai suoi danni da parte di una persona armata di coltello. Il rapinatore, dopo averlo raggiunto alle spalle mentre era intento a prelevare del denaro contante presso uno sportello bancomat di Ponte San Giovanni, lo ha minacciato con un coltello alla gola per farsi consegnare il soldi appena prelevati.

Ma l'uomo non si è lasciato intimidire, ha provato a reagire riuscendo a divincolarsi dalla presa del rapinatore e a farlo desistere. La coraggiosa vittima ha però riportato una lieve ferita dovuta ad una coltellata ricevuta al mento. E' grazie alla chiamata di soccorso che sul posto sono immediatamente arrivate le volanti.

Mentre un equipaggio ha presto i primi soccorsi al rapinato, un cittadino marocchino del 1969 residente a Perugia e lo ha accompagnato in ospedale, un altro equipaggio si è messo alla ricerca dell’aggressore nella zona, riuscendo ad acciuffare nei pressi di via Manzoni l’individuo in questione. Il sospetto aveva addosso i segni della lotta ingaggiata: vari graffi intorno al collo e diverse lacerazioni sui pantaloni.

Accompagnato negli uffici della Questura, è stato identificato. Si tratta di S. G., trentenne italiano nato a Pompei ma residente in provincia di Arezzo già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona, contro la libertà sessuale e contro il patrimonio e contestualmente riconosciuto senza ombra di dubbio dalla vittima come l’uomo che l’aveva tentato di rapinare in precedenza. S. G., è stato tratto in arresto per il reato di tentata rapina aggravata e, su disposizione del p.m. di turno, nella notte è stato condotto presso la casa circondariale di Capanne dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.