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Colpo in gioielleria Spoleto: titolare minacciata con pistola, svuotato caveau

Carlo Ceraso e Sara Cipriani

E’ ancora visibilmente provata la titolare della nota gioielleria Aurum rapinata nel tardo pomeriggio di oggi da una banda di malviventi che potrebbe aver preso di mira le oreficerie della provincia di Perugia. Il copione, infatti, sembra lo stesso di quello attuato per le rapine a Deruta (clicca qui) e Cannara (qui). Tre in appena 9 giorni, troppo per non far pensare ad una banda che ha preso di mira la valle sud dell’Umbria.

L’assalto – erano da poco passate le 18.30 quando due uomini con il volto travisato da un passamontagna sono riusciti a farsi aprire l’oreficeria, probabilmente con l’aiuto di un terzo complice che è riuscito a creare un diversivo nei confronti dell’esercente. Una volta entrati nel negozio, sotto la minaccia di una pistola, si sono fatti aprire il caveau, hanno rinchiuso la titolare in uno sgabuzzino e hanno letteralmente svuotato la cassaforte. Il bottino è ingente, secondo alcune indiscrezioni si parla di centinaia di migliaia di euro in oro e pietre preziose.

L’allarme – a chiamare il 113 è stata la stessa commerciante pochi istanti dopo che la gang ha abbandonato il negozio, situato nel cuore del Centro civico di San Nicolò. Le volanti del locale commissariato hanno raggiunto il luogo ma dei banditi non c’era più traccia. Forse con loro c’era una quarta persona, magari una donna (come quella che si presume abbia preso parte alla rapina di Deruta), che li attendeva con il motore dell’auto acceso per la fuga. Potrebbe risultare importante la testimonianza di un uomo che si trovava a passare lì proprio mentre i banditi prendevano il largo. La scientifica ha fatto i primi rilievi e si stanno analizzando i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti all’interno del negozio. Come potrebbero esser importanti i filmati di altre telecamere presenti lungo il centro civico.

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