Continuano i colpi di scena sul caso Color Glass di Trestina. Dopo la recente ordinanza sindacale che ha autorizzato la ripresa dell’attività produttiva (solo lo scorso maggio il Comune tifernate aveva imposto lo stop), è arrivata infatti un’altra ordinanza dirigenziale (n. 202 del 30/07/2018) con cui si colpisce un abuso edilizio riscontrato nello stabile di via 1 maggio n.5 a Trestina, sede delle attività della ditta. A segnalare l’atto sono i consiglieri di Castello Cambia Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci.
“E’ del 3 maggio scorso – esordiscono i due membri dell’opposizione – il primo sopralluogo presso la struttura dei tecnici comunali ed è datata 10 luglio la relazione di accertamento definitiva, da cui emerge un quadro grave e preoccupante, con numerose opere edilizie realizzate senza o in difformità di titolo autorizzativo”.
Si va da ‘un corpo di fabbrica ubicato sul fronte est del fabbricato’ a opere interne ed esterne di ampliamento e modifica della palazzina uffici; inoltre ‘nella porzione di edificio definito nei rilievi di accertamento come ampliamento del capannone originario risultano eseguite alcune opere in difformità che nell’insieme necessitano di essere autorizzate con permesso di costruire: variazioni dell’altezza di una porzione di capannone, quella aderente al corpo di fabbrica più vecchio, realizzazione di 8 servizi igienici, modifiche alle aperture esterne ecc.’
A seguito di questi rilievi, lunedì 30 luglio, il dirigente responsabile avrebbe quindi ordinato alla Società Ediltrestina S.r.l., in qualità di proprietaria dell’immobile, e alla Società Color Glass S.p.a. (in qualità di conduttore di porzione dell’immobile) “la demolizione delle opere realizzate in assenza di titolo ed il ripristino della situazione dell’immobile ante operam”.
“Sono questioni gravi – dichiarano Arcaleni e Bucci – Com’è possibile che una ditta lavori in un capannone con abusi edilizi senza che nessuno se ne accorga e senza che chi di dovere abbia mai controllato? La ditta vi opera dal 2007, forse gli abusi sono successivi, non è dato saperlo, ma di certo nessuno ha controllato e se ora lo si è fatto è stato solo per obbligo di legge, a seguito di un esposto del Comitato Salute Altotevere”
Chi governa questo Comune cosa ci sta a fare? Anche solo per questo fatto metà Giunta dovrebbe dimettersi in blocco. Nello stesso giorno della suddetta ordinanza abbiamo ascoltato il sindaco in Consiglio sulla questione della riapertura della Color Glass: due giorni prima aveva emanato la revoca della sospensione delle attività, permettendo che ripartisse il ciclo produttivo, senza portare alcun dato e senza spiegarne le ragioni; in aggiunta a questo ha taciuto anche sugli abusi edilizi rilevati. Perchè non ha esposto al Consiglio tutte le problematiche e ha taciuto su un fatto tanto grave? Abbia la decenza di assumersi le giuste responsabilità e dimettersi
“Come consiglieri – concludono i rappresentanti di Castello Cambia – siamo stati pure invitati dalla ditta, lo scorso anno, a fare un sopralluogo: scopriamo oggi che la gran parte dello stabile visitato era dovuto ad abusi e quindi illegale; ci chiediamo con quale credibilità i responsabili di questa ditta possano ancora presentarsi e parlare. Ancora una volta abbiamo la riprova che fanno bene i cittadini ad organizzarsi e a chiedere chiarezza”.