“Il paesaggio, il territorio, gli aspetti storico culturali e il grande patrimonio di biodiversità, fanno dell’altopiano di Colfiorito un unicum di grande rilevanza internazionale. La presenza di un’Area Naturale Protetta ne accresce il significato e la consapevolezza del valore di un ambiente da conservare integro per noi e le generazioni future. Il legame tra il Parco e la sagra della patata rossa di Colfiorito, che attraverso la sua organizzazione è arrivata ormai alla 39/a edizione, è un legame che mette in rete conoscenze, informazioni e opportunità a livello locale, ma anche riconoscimenti di più ampio respiro”.
Lo sottolinea il consigliere delegato per il Parco, Paolo Gubbini. Si ricorda che, in occasione della manifestazione, da venerdì 12 a domenica 21 agosto, la sede del Parco e del Museo Naturalistico rimarranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Al Museo saranno visitabili la mostra fotografica “Le farfalle di Emanuela Baccellini” e la mostra fotografica e documentale “Mulinaccio e Mollaro – storia e leggende”. Quest’ultima tratta dei mulini ad acqua nel paesaggio rurale ed in particolare dei tentativi di bonifica della palude e di un mulino. Il materiale è tratto, principalmente, da pubblicazioni e studi di Alberto Melelli, Fabio Fatichenti e Gabriele Metelli, nonché dal progetto di restauro curato da Giovanna Galli.
Tra le iniziative promosse ci sono un incontro divulgativo “Tra vipere e altri serpenti – dove, come, quanto”, con Davide Fiacchini venerdì 12 agosto, alle 18,30; un incontro “Le rotte migratorie che passano per Colfiorito”, con la Lipu condotto da Carmine Romano in programma martedì 16 agosto alle 18,30.
Il giorno successivo, mercoledì 17 agosto, dalle 6 alle 12, è prevista una sessione di inanellamento aperta al pubblico con Carmine Romano. Per sabato 20 agosto alle 18,30 “Mulinaccio e Mollaro – storia e leggende” visita alla mostra con l’intervento di Gabriele Metelli e Giovanna Galli.
Per informazioni (parcocolfiorito@tiscali .it – 0742 681011 / 350129).