Si svolgerà dal 4 al 6 agosto a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, la XIV edizione del Montelago Celtic Festival, dedicata alla figura carismatica del Maestro Re. Avrà grande spazio il programma musicale di stampo celtico. Ci saranno Davy Spillane, numero uno al mondo della uilleann pipes – la cornamusa irlandese – e la world music dei Kíla, artisti che hanno rivoluzionato la storia della musica celtica, con un ritorno al Festival dopo sei anni. Saranno presenti 27 band provenienti da tutto il mondo e sono previsti 26 concerti, comprese le esibizioni del secondo European Celtic Contest, concorso del giovedì per nuove proposte creative del panorama folk europeo. Non mancheranno approfondimenti storico-culturali, laboratori artigianali, rievocazioni, matrimoni druidici, sport, giochi e innumerevoli attività, quest’anno anche su due ruote. Sarà un Festival eco-sostenibile e dai molteplici servizi dedicati ai partecipanti, a cominciare dall’area camping con Family Village e uno spazio pensato per i biker e le loro moto.
Per gli appassionati, shopping con il tradizionale mercato d’artigianato celtico e medievale, e specialità eno-gastronomiche. Nell’ottica di favorire la salute e la sicurezza ci saranno “Stammibene”, dell’Unità operativa dipendenze patologiche dell’Asur Macerata, il water point, new entry per promuovere il consumo di acqua necessario per la reidratazione nelle torride giornate d’agosto, e presidi medico-sanitari continui con almeno una decina di organizzazioni coinvolte. Montelago Celtic Festival è un evento promosso da “Arte Nomade” e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari, Protezione Civile della Regione Marche, Università di Macerata, e con il patrocino di Ambasciata d’Irlanda in Italia, Federazione Italiana Rugby e Legambiente.
Nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, a Foligno, il consigliere incaricato per il Parco di Colfiorito, Paolo Gubbini, ha ricordato che “la manifestazione è stata pensata con lungimiranza tanti anni fa per valorizzare la ‘terra di mezzo’ tra Umbria e Marche. Nata per interessare un pubblico giovanile ha avuto la capacità di coinvolgere le associazioni dei vari territori”. Maurizio Serafini, direttore artistico del festival, ha messo in evidenza che il festival “è nato con l’obiettivo di lavorare per l’Appennino. E’ una manifestazione in cui, nonostante la presenza di oltre 10mila persone, non ha avuto mai problemi di alcun tipo, con una grande attenzione all’ambiente. Basti pensare che ogni persona riceve materiale per la raccolta differenziata. Negli anni scorsi si è raggiunta anche la percentuale del 60 per cento. E’ una festa della musica popolare e c’è un rapporto sereno tra le persone”. L’altro direttore artistico della manifestazione, Luciano Monceri, ha ricordato, tra l’altro, che una della novità della manifestazione “è la presenza di un punto bike dove gli interessati potranno affittare una bicicletta per fare un giro della zona”. Per l’assessore allo sviluppo economico, Giovanni Patriarchi, “l’evento ha assunto una grande importanza. Coniuga arte, tradizione e cultura e va nella direzione di favorire l’integrazione tra territori. In questo caso favorisce il turismo per le strutture ricettive dell’area di Colfiorito. Stiamo lavorando, anche in vista dell’apertura della nuova strada statale 77, per organizzare iniziative che possano valorizzare al massimo il nostro territorio montano”.