Dolce vita

Coldplay a Roma, una festa green che chiama all’impegno per la pace | Il racconto

L’impressione è di non aver mai visto niente di simile, finché non lo vedi davanti agli occhi. Il poker di concerti romani dei Coldplay, una delle band più iconiche degli ultimi anni è una festa di colori e musica che ha polverizzato 260mila biglietti in pochi giorni, ormai un anno fa. Trovare un biglietto un anno fa era un’impresa, trovarlo pochi giorni prima del concerto lo è ancora di più ma i fortunati sono ripagati degli sforzi in giorno in cui l’Italia è il centro della musica, con Milano preso d’assalto dai fan di Taylor Swift e a Perugia con Lenny Kravitz.

Il richiamo di Chris Martin e compagni

Gli arrivi sono da tutto il mondo, d’altronde Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion sono una band britannica e il loro richiamo è planetario. Sul prato le bandiere sono degne di un raduno dell’Onu: dalla Spagna al Canada, passando per l’Irlanda. Tanti hanno sentito il richiamo del brithpop anche dall’Umbria, come il sottoscritto. Nutrita, nel secondo giorno, anche la rappresentanza degli spoletini. Il primo giorno Martin ha salutato dal palco anche un gruppo proveniente niente di meno che da Gualdo Tadino.

L’organizzazione, nonostante il tradizionale traffico della capitale di cui lo stesso Martin si scusa scherzando dal palco, è perfetta. I 60mila, con l’apertura dei cancelli dalle 17 e le artiste che si succedono sul palco prima dei Coldplay, assicurano l’intrattenimento giusto. Il caldo è quello da bollino nero e la band, che balla per due ore nette d’orologio, suona e cambia strumenti continuamente, è costretta addirittura a diversi cambi di maglietta, un po’ come il pubblico.

I braccialetti e gli occhiali 3D

Le hit ci sono tutte, così come tutti i particolari che hanno reso il concerto dei Colplay un evento ricercatissimo e voluto: i braccialetti led che trasformano l’Olimpico in un parco luminoso per le coreografie e, novità, gli occhiali 3D.

Green e pace i messaggi lanciati dal palco

Ed è così che si dipana il viaggio in quattro atti dei Coldplay e dei fans, con la presenza sul palco di due ragazze a cantare ‘Magic’, in ricordo dei genitori scomparsi. Oppure lo ‘steward – ballerino’ su Something Just Like This. Il messaggio è quello green e pacifista. Generatore alimentato con olio esausto, bici per produrre energia, pannelli solari e supporti a tutti i fans recatisi a Roma in modo ecosostenibile. E poi il messaggio finale, che chiama all’impegno: “If you want love, be love. If you want peace, by peace”.

Arte, impegno, musica ed effetti speciali. I Coldplay regalano emozioni e a noi non resta che iniziare il conto alla rovescia per il loro ritorno.