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Club Alpino Italiano, con gli scarponi attraverso tre secoli di storia

Hanno preso il via ieri pomeriggio (5 aprile ndr.) gli appuntamenti di celebrazione dei 150 anni del Club Alpino Italiano, eventi a cura della Sezione di Perugia “G. Bellucci”.

Nelle sale della Rocca Paolina di Perugia è stata inaugurata la mostra, aperta fino al 14 aprile, “Con gli scarponi attraverso tre secoli”. E di questi tre secoli di storia si è voluto parlare nell'incontro svoltosi oggi pomeriggio in una Sala Cannoniera gremita di ascoltatori. All'incontro, coordinato dal Presidente della sezione perugina Angelo Pecetti, sono intervenuti Enzo Cori, Consigliere nazionale del Cai, Mario Bellucci, nipote di Giuseppe Bellucci e cultore di storia perugina, Alessandro Menghini, esperto di tradizioni, storia locale e montagna e Francesco Porzi, autore del volume sulla storia del Cai di Perugia. La sezione di Perugia, fondata nel 1875 da Giuseppe Bellucci, quest'anno conta ben 138 anni, un numero di soci – più di 800 – mai raggiunto fino ad ora, ed un entusiasmo che anima tutte le numerose attività proposte ed organizzate dalla sezione; la mostra, l'incontro di ieri e i prossimi appuntamenti che animeranno il centro perugino fino a domenica 14 aprile vogliono ricordare un grande passato ed accendere i riflettori su quello che rappresenta oggi il CAI di Perugia. All'interno della sezione “G. Bellucci” di Perugia sono racchiusi molti modi di andare per monti: vi è l' escursionismo – promosso dai gruppi Amici di Manlio, Azimut e Seniores, oltre che, dalla Scuola Sezionale per l'Escursionismo “Giancarlo Orzella”; l'alpinismo della Scuola intersezionale umbra di alpinismo “Giulio Vagniluca”. La passione per la montagna si trasmette e si condivide ai bambini ai ragazzi, con il Baby CAI e l' Alpinismo Giovanile. Il CAI di Perugia attraversa i ghiacci dell'inverno con piccozza e ramponi, o più dolcemente sugli sci, con lo sci-alpinismo e lo sci fondo escursionismo. In montagna si può arrampicare, con l'arrampicata sportiva su vie lunghe e su monotiri in falesia del Gruppo Fuoridiroccia; e si può anche andare su due ruote, insieme al Gruppo Mountain Bike “I Rampichini”. Vi è poi l'altro lato della montagna, quello fatto di gole e abissi, ed è qui che si svolgono le attività del Gruppo Etruskanioning e del Gruppo Speleologico. Parlare di CAI è poi parlare di Soccorso Alpino e Speleologico Umbro, struttura che può contare oggi 70 tecnici tra speleo e alpini, in grado di intervenire in caso di incidenti in montagna, grotta, forra e terreno impervio. In tutte queste discipline l'andare per monti si traduce, nel CAI, in rispetto e salvaguardia dell' ambiente, valori promossi dalle attività della TAM- Tutela Ambiente Montano. Il CAI e la montagna a volte si traducono in musica, la musica dei cori alpini e di quello perugino “Colle del Sole”;
Il fine settimana vede in programma attività di Urban Orienteering per bambini e ragazzi – 6 aprile, ore 15.30 – ed esibizioni di cori alpini con repertori di montagna che risuoneranno fra la Sala dei Notari – 6 aprile, ore 18.00 -e la Sala della Cannoniera – 7 aprile, ore 11.