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Clamoroso, presidente Vus Sergio Villa si è dimesso. Aggiornamenti: Mismetti “Spero ci ripensi”. (Nei commenti)

Il presidente del Cda di Vus SpA Sergio Villa si è dimesso. La notizia, clamorosa, viene annunciata alla stampa con una lettera scritta di pugno dallo stesso Villa che parla di “decisione irrevocabile”. E' la conseguenza delle roventi e inarrestabili polemiche scoppiate a metà luglio, circa la vendita di Vus Com, la controllata di Vus legata alla fornitura di gas metano. Un fulmine a ciel sereno che nessuno si sarebbe aspettato. Non oggi almeno, visto che per stamani era convocato un Cda sul cui ordine del giorno sono presenti, a detta dei bene informati, solo punti di ordinaria amministrazione. Certo la situazione era diventata infuocata: dopo la netta presa di posizione del Pd di Spoleto di non vendere il 'gioiello di famiglia', anche il Pd folignate (a cominciare dalla segretaria Epifani) aveva manifestato la propria contrarietà, tanto da aver richiesto nelle ultime ore un incontro con i colleghi di partito della città del festival. Probabilmente per una condivisione della scelta di non mollare Vus Com.

La lettera – “Con la presente comunico di aver rassegnato le mie irrevocabili dimissioni da Presidente e membro del consiglio d’amministrazione della Valle Umbra Servizi Spa. Non sussistono le condizioni per portare avanti il gravoso compito con la serenità necessaria. Avevo accettato l’incarico a termine – scrive Villa – con l’unico scopo di mettere la mia professionalità al servizio dell’Azienda, che è una grande risorsa della nostra collettività, pensando, erroneamente, di rivestire un ruolo tecnico nell’esclusivo interesse della società e non certo un ruolo “politico”, in quanto, come più volte ho affermato, mai ho fatto politica e mai la farò. Gli infondati, pretestuosi e ripetuti attacchi personali nel corso degli ultimi due mesi da parte di soggetti che definirei quanto meno disinformati (tengo a precisare che ho rivestito la carica di presidente senza assumere, per mia espressa volontà alcuna specifica delega, se non quella di dare esecuzione alle delibere del cda, che sono sempre state prese alla unanimità), così come i fatti riportati nell’articolo del Giornale dell'Umbria dell’altro ieri, sono assolutamente sintomatici di quanto sopra affermato. Con le mie dimissioni sarò finalmente libero di agire per la tutela della mia onorabilità, gravemente lesa; è per questo che ho dato mandato al mio legale avv. Claudio Franceschini di verificare la proponibilità di tutte le opportune azioni giudiziarie“.
L'attacco – Villa dunque si spoglia dei panni di presidente e decide di passare al contrattacco. Nei confronti di chi non è ancora chiaro. Certo è che la sua nota conferma la 'ferita' aperta anche all'interno dello stesso Cda dove gli altri due membri, il dottor Dionisi e l'ingegner Giancarlini, in più occasioni avevano dichiarato ai media di non condividere l'operato del collega e presidente del Cda. Oggi però Villa li smentisce ed è questo uno dei passaggi più importanti della lettera: “ho eseguito solo le delibere che il Cda ha sempre preso all'unanimità“. Come a dire, loro non potevano non sapere.

Le conseguenze – Difficile capire cosa succederà durante il CdA programmato per questo pomeriggio ma che si annuncia già con le scintille. Di certo per il Comitato del Controllo analogo (composto da 5 sindaci e convocato per la mattina del prossimo 29 agosto) si apre uno scenario tutto nuovo. Con ogni probabilità è destinata a saltare anche la convocazione della II Commissione consigliare di Spoleto, presieduta dall'avvocato Antonio Cappelletti, che aveva chiesto l'audizione del presidente Villa e del sindaco Benedetti.

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Aggiornato alle 11.30

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