Categorie: Spoleto Ultim'ora

CLAMOROSO, IL “MOSTRO DELLE MURA” DI SPOLETO HA I GIORNI CONTATI. L'ANNUNCIO DI STEFANO VINTI (PRC)

“L'ecomostro edilizio di Spoleto potrebbe avere i giorni contati: con la legge regionale sui centri storici approvata ieri (martedì 1 luglio) in Consiglio sarà possibile eliminare un vero e proprio scempio nel pregevole tessuto del centro storico della città del Festival”. Così il capogruppo di Rifondazione comunista, Stefano Vinti, secondo il quale la nuova normativa regionale potrebbe consentire al Comune di Spoleto di eliminare “l'enorme bruttura” rappresentata dagli edifici residenziali edificati a ridosso del delle antiche mura urbiche di Spoleto, in via del Tessinello. Spiega l'esponente di Rifondazione comunista che l'articolo 11, comma 1 bis, della legge stabilisce che “qualora all'interno dei centri storici insistano edifici, costruiti in epoca recente, senza alcun valore storico, artistico, culturale e ambientale e il cui sedime è indispensabile per migliorare o realizzare spazi ed infrastrutture pubbliche, può essere previsto, con il piano attuativo o il programma urbanistico, la totale demolizione dell'edificio e la sua ricostruzione in altre aree edificabili a destinazione diversa dall'uso agricolo”. La legge approvata ieri a Palazzo Cesaroni, sostiene Vinti, offre quindi la possibilità di eliminare quella che definisce “una devastante cementificazione, con un insostenibile impatto ambientale. Un intervento che per tipologia, caratteristiche, materiali, volumi complessivi e loro ubicazioni ha meritato, purtroppo a ragione l'appellativo di ‘ecomostro'”. Sulla vicenda relativa all'edificio spoletino, il consigliere Vinti ricorda che era intervenuto già lo scorso “con iniziative politiche nella città e con una interrogazione presentata insieme ai capigruppo dei Verdi e Civici, Dottorini, e dei Comunisti italiani, Carpinelli, facendo proprio il giusto sdegno della stragrande maggioranza dei cittadini, di molte forze politiche, culturali e ambientaliste di Spoleto, contrari ad un inqualificabile sfregio urbanistico ed edilizio. La nuova legge – conclude Vinti – rappresenta sicuramente uno strumento utile a disposizione dell'Amministrazione comunale della Città del Festival che, se ne avrà la volontà, potrà sanare questa grave ferita urbanistica ed edilizia aperta nel proprio centro storico”.