Categorie: Dolce vita Spoleto

CLAMOROSO, GIAMPAOLO EMILI (CLUB PIACERI) SBATTE LA PORTA IN FACCIA AI DISSIDENTI DEL CLUB ALE’. CHI VUOLE I GIOVANI TIGROTTI?

E’ destinata a sollevare un polverone, ma forse anche uno scontro di ben diverso spessore, la presa di posizione del Presidente del Club dei Piaceri, il Giampaolissimo Emili, sulla ipotesi, al momento mera ipotesi, di poter accogliere il ‘governo ombra’ del Club Alè. Come si ricorderà martedì sera Federico Petroni, Giacomo Brunetti e Alberto Del Frate avevano manifestato la volontà di abbandonare il proprio club chiedendo ospitalità ad un’altra associazione non meglio specificata. Fin troppo evidente l’allusione a quella presieduta da Emili. Il quale però sembra sbattere la porta in faccia ai tre tigrotti. Ecco il testo del documento arrivato in redazione: “In qualità di presidente del Club dei Piaceri chiamato in causa dalle vicende riportate da Tuttoggi.info, interne al Club Alè, sento il dovere di intervenire sulla questione. In primis si ribadisce la stima alla gloriosa istituzione che, seppur diversa dal club che rappresento, è una pagina importante della nostra città. Ciò premesso, non si ritiene corretto fornire asilo “politico?” ai “rifugiati” del Club Alè che tra l'altro godono della nostra profonda stima e del nostro sostegno”.

Patapumfete! Cosa può spingere il Bobby Solo del Festival (per il suo notorio ciuffo incontrollato e incontaminato) a negare l’ingresso, quanto meno l’ospitalità, al Governo Ombra? Difficile dirlo. Che abbia paura di innescare un conflitto, cosciente della forza e dello spessore di un presidente come Roberto Paciotto e di un ancor più coriaceo a.d. Andrea Rotini? Un pre-vigente patto di non belligeranza? O ancora, la possibilità, involontariamente fornita dai tigrotti, di approfittare della situazione per allacciare nuovi e proficui scambi fra i due club? Scrive ancora Emili: “La correttezza che ci contraddistingue, ci imporrebbe un serio dialogo con il suddetto club, e soltanto dopo l’'ASSENZIO… rectius.. l'assenso da parte dei nostri soci si potrebbe valutare la possibilità di dare ospitalità in attesa che avvengano gli auspicati chiarimenti all'interno del club Alè ed eventualmente, in una fase successiva, autorizzare la presentazione della domanda di ammissione al Club dei Piaceri da parte dei suddetti ‘fuoriusciti’. Auguro comunque al Club Alè di ritrovare la serenità tra tutti gli iscritti per continuare a fornire stimoli alla nostra comunità”.

Tanti e troppi paletti. Neanche la mala pubblica amministrazione riuscirebbe mai a mettere tanti vincoli. Ci mancava solo che il burocrate Giampaolone, convocasse una Conferenza dei Servizi ai sensi della Legge 241/90 e successive modifiche!

Solo nelle prossime ore sapremo il destino dei dissidenti e dei due stessi Club. Saranno ancora perdonati e accolti nella casa natia o dovranno bussare a qualche altra porta? E se pensasserro ad un nuovo Club?