Si tratta dei servizi igienici di via XX settembre a Gubbio. rinnovati appena un mese fa | Diversi gli errori di progettazione segnalati, tra cui le toilette strettissime. Baldinelli (Gruppo Misto) annuncia interrogazione
Sono tornati in funzione lo scorso aprile dopo una ristrutturazione da 45mila euro ma i bagni pubblici di via XX settembre, a Gubbio, presentano non poche criticità segnalate più volte da cittadini e turisti.
Nonostante i servizi igienici siano stati rimessi a nuovo, moltissimi sembrerebbero, a quanto pare, gli errori di “misura” e progettazione, ma anche gli ostacoli, sia all’esterno che all’interno dei bagni. Prima di tutto l’ingresso principale risulta del tutto inaccessibile agli utenti in carrozzina che addirittura, ancora prima di entrare, si ritrovano davanti un gradino di 20 cm, senza la benché minima rampa di accesso.
Oltre a questa prima barriera architettonica – già di per sé clamorosa – la seconda è costituita dalla posizione del tornello, montato a ridosso della porta, che non lascia lo spazio minimo per il passaggio di una sedia a rotelle (vedi foto sotto). E il paradosso è che dentro, nei locali, c’è un bagno per disabili perfettamente a norma.
Per un disabile risulterebbe comunque difficile inserire i soldi nella gettoniera, posizionata davvero troppo in alto per un utente in carrozzina. Quest’ultima, obsoleta e superata, accetta poi solo monete (escluse quelle da 1 e 2 euro), senza neanche dare resto. Un dettaglio non da poco, visto che molti turisti sono stati spesso costretti a recarsi nei negozi vicini per farsi cambiare i contanti.
Bagni strettissimi
A lasciare ancora più perplessi, però, sono le dimensioni più che ridotte di ogni singolo bagno, la cui porta arriva letteralmente a sfiorare il water, con il dispenser di carta igienica attaccato alla parete che riduce ancora di più gli spazi e costringe l’utente ad assurde acrobazie prima di poter usare il sanitario. Da scartare l’idea di entrare in due con un bambino o da sole in stato di gravidanza.
Infine un accenno anche al pulsante di uscita dal bagno – che molti cercano spesso invano – segnalato di recente solo grazie ad un cartellino scritto a pennarello messo da un cittadino.
L’interrogazione di Baldinelli
“Il sociale e l’abbattimento di barriere architettoniche devono rappresentare per un’amministrazione un obiettivo da perseguire senza ‘storture’ e per il quale si investono giustamente anche diverse risorse pubbliche – ha dichiarato il consigliere Angelo Baldinelli (Gruppo Misto), annunciando un’interrogazione sul caso – Gubbio è una città che deve puntare sul turismo e necessita di una amministrazione comunale che sappia offrire adeguati e funzionali servizi, non causare disservizi, soprattutto dopo aver investito soldi pubblici come nei bagni di via XX settembre“.
Baldinelli interroga dunque sindaco e assessore competente per sapere, tra le altre cose, “chi ha gestito ed autorizzato i lavori di ristrutturazione e soprattutto…l’organizzazione degli spazi. Tutte domande che i cittadini si chiedono esterrefatti ed increduli“.