C’è baruffa nell’aria. Almeno in quella che si respira in casa del Club Alè dove ormai da settimane si avverte qualche problema fra gli intenibili tigrotti e i vecchi leoni. Segnali e velate minacce, per la verità fin qui non raccolte dai vecchi saggi, si susseguono da un po’. Ma il messaggio giunto a tarda notte lascia ormai più poco spazio alla diplomazia. “Dopo una dura serata di confronto con le altissime cariche io e il presidente fondatore, unico e vero presidente Giacomo Brunetti, rassegniamo le dimissioni dal club alè e chiediamo asilo politico al club….. Seguirà comunicazione”. Si affida a questo scarno l’sos notturno di Federico Petroni, uno dei più dinamici consiglieri del Governo Ombra, voluto per contrastare quello ufficiale affidato a Roberto Paciotto. Sembra che nelle ultime ore al terribile duo (per la verità Brunetti proprio tigrotto non è) si sia avvicinato anche Alberto del Frate, il potente direttore sportivo dell’Orvietana. Due ora i nodi da sciogliere. Riuscirà Paciotto, con il sempre valido supporto del saggio a.d. Andrea Rotini, a ricucire lo strappo. Ma sopratutto, verso quale club sono dirette le giovani tigri? C’è chi mormora verso il Club dei Piaceri. Giampaolo Emili sembra sia stato già informato.