Foligno civica e civile, il comitato dei residenti del centro storico, che lo scorso novembre aveva incontrato il Comune, dopo una raccolta di oltre 400 firme per protestare contro lo stato del centro storico, torna alla carica.
I temi che avevano messo in evidenza erano igiene urbana, regolamentazione dei locali e sicurezza. “Nonostante le rassicurazioni – dicono – dopo oltre sei mesi dobbiamo amaramente constatare che nulla è cambiato rispetto alle criticità segnalate. La condizione dell’igiene urbana continua ad essere una carenza indecorosa che deturpa il nostro centro storico e non solo. Cumuli di immondizia, in alcuni casi vere e proprie discariche a cielo aperto, proliferano sempre negli stessi angoli delle stesse vie. Ci si chiede come sia possibile che non si riesca ancora a risalire ai diretti responsabili di tale scempio e quale sia l’effettiva efficacia delle foto-trappole della cui installazione annunciata dal Comune il 22 febbraio non è ancora chiaro il numero reale in funzione“.
Il comitato si chiede “se esista un incaricato preposto al controllo fisico dei rifiuti per risalire all’autore dell’illecito e conseguentemente a notificarne la sanzione e, se sì, se questi sia provvisto di mezzi e di personale sufficienti a svolgere tale incarico vista l’ampiezza del fenomeno. Le fotografie e le segnalazioni sui canali social sono diventate necessarie per testimoniare le forti criticità della raccolta e della mancanza di controlli e multe, dato che spesso Amministrazione e VUS Spa sembrano smentire l’esistenza di tali criticità, effettive, costanti e diffuse in tutto il territorio comunale”.
Focus anche sugli incroci delle banche dati tra Vus e Comune, per effettuare i controlli sulle utenze fantasma ed avere un quadro completo di quanti aderiscano alla differenziata. “Ci chiediamo anche perché le date prestabilite per il ritiro a domicilio non vengano rispettate e spesso vengano saltate per più giorni causando un disagio agli utenti che si vedono ammucchiare sacchi maleodoranti sotto ai propri domicili. Come se non bastasse a questo si aggiungono residui di consumazioni, deiezioni canine, urina e vomito che richiedono un’igiene accurata e puntuale nel rispetto di chi la città la vive e di chi la visita. Ci sono vicoli che non hanno mai visto una spazzatrice; se questo sia imputabile ad una mancanza di personale, di mezzi o ad una gestione inefficiente, non sta a noi dirlo. Il cittadino può solo constatare l’inefficacia del servizio erogato che a fronte di tariffe elevate appare mediocre se non iniquo“.
Si dice poi che il centro storico, in un momento in cui c’è il ritorno del turismo, dovrebbe essere “un biglietto da visita, il fiore all’occhiello“. “L’altro nodo cruciale esposto durante l’incontro riguardava la richiesta della regolamentazione dei locali per il quale non vi è stato nessun passo in avanti rispetto ai controlli e alle verifiche e in questo prendiamo atto che l’attuale giunta è perfettamente in linea con le precedenti. Oggi come allora si continua ad ignorare quella componente di cittadini fatta di lavoratori che perdono il loro diritto al sonno e alla quiete, di proprietari che vedono i loro immobili svalutarsi a causa del frastuono notturno e non in ultimo di residenti contribuenti che si vedono trattati come cittadini di serie B”.
Si mette nero su bianco lo stato di delusione: “Anche in questo caso di parole durante l’incontro ne sono state spese molte, salvo poi lasciare da soli i cittadini ancora una volta a combattere per un diritto che dovrebbe essere inalienabile. Continuano le telefonate atte a denunciare musica ad un volume ben oltre il consentito e in orari che mal si conciliano con una zona residenziale e della quale andrebbe tenuto conto. Segnalazioni che vedono coinvolti sempre gli stessi esercizi ormai tristemente noti ai residenti ma che a quanto pare chi è preposto al controllo invece ignora. Negli sporadici interventi effettuati dalla Polizia locale capita che tali esercizi si prendano beffe anche di loro rialzando il volume una volta che la pattuglia ha girato l’angolo. Così la logica del profitto di alcuni ancora una volta divora i legittimi diritti di altri e questo con buona pace di chi questi diritti dovrebbe tutelarli, di chi dovrebbe far rispettare le leggi nazionali sull’inquinamento acustico, di chi dovrebbe verificare che vengano osservate le regole per la concessione di spazi che non siano di intralcio all’arrivo di mezzi di soccorso mettendo a repentaglio la salute altrui, di chi dovrebbe esigere manutenzione e rispetto del suolo pubblico tanto più che glielo aveva concesso gratuitamente”.
Le regole che continuano a richiedere i residenti sono: “divieto di diffusione di musica ad alto volume e all’esterno dei locali, orari di chiusura consoni ad una zona residenziale e rimozione di tavoli e sedie una volta avvenuta la chiusura, maggior attenzione da parte di alcuni locali alla pulizia degli spazi pubblici loro concessi alla chiusura. Il decoro è anche questo: non solo pulizia delle strade, ma anche promozione di comportamenti virtuosi e conformi ad un centro abitato, perché il degrado si esprime in varie forme ma ha come comune denominatore la mancanza di regole e di controlli”.
Infine la richiesta di risposte concrete: “Abbiamo constatato inoltre un crescente malcontento di cittadini per le criticità sinora riepilogate e siamo convinti che il numero dei 432 scontenti sia ampiamente aumentato; siamo convinti che una ulteriore raccolta firme o altro tipo di azioni a tutela del centro storico troveranno forte seguito“.