Città di Castello

Cittadini “sentinelle” dei propri quartieri, a Umbertide si va verso il ‘Controllo di Vicinato’

Primo passo in avanti verso il Controllo di Vicinato a Umbertide. Su proposta del sindaco Luca Carizia, la giunta comunale ha approvato all’unanimità la deliberazione n. 21 del 24 luglio 2018, “Sottoscrizione del protocollo d’intesa per il Controllo di Vicinato e linee di indirizzo per l’elaborazione e la definizione della struttura organizzativa di gestione del progetto”. In poche parole si tratterebbe di un monitoraggio del quartiere da parte dei propri residenti per identificare possibili elementi di rischio (come la presenza di auto o persone sospette, degrado urbano etc.) e scongiurare quindi eventuali comportamenti illeciti.

Il protocollo, proposto dal prefetto di Perugia, avrà una durata di 2 anni e, in primo luogo, assegna al Comune il compito di definire zone con caratteristiche simili sotto il profilo sociale ed economico, tali da rappresentare una area uniforme. Inoltre sarà compito dell’ente sensibilizzare i cittadini favorendone la nascita di rapporti di “rete” e far conoscere le finalità dell’iniziativa. Il Comune dovrà quindi dare esecuzione alle attività previste dal Protocollo, mediante il coinvolgimento della Polizia Locale, e individuare il responsabile del progetto, che avrà il compito di vagliare le adesioni dei cittadini. Inoltre, si dovrà installare una idonea segnaletica nelle aree residenziali coinvolte, in modo da comunicare preventivamente che “la zona è sottoposta a Controllo di Vicinato (come nella foto)”.

Di conseguenza, il Comune avrà anche il compito di promuovere riunioni fra i cittadini aderenti all’iniziativa, al fine di illustrare obiettivi e modalità esecutive del progetto, eventualmente anche con la partecipazione di apposite figure professionali o forze di polizia. Quindi è prevista l’organizzazione, mediante le strutture comunali, o con l’ausilio del responsabile del progetto o dei coordinatori, di appositi gruppi su WhatsApp o mailing list che avranno degli appositi amministratori. Successivamente sarà comunicata a Prefettura, Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri l’avvenuta costituzione del gruppo di controllo specificando, per verificare l’opportunità dell’adesione al gruppo, i nominativi degli aderenti, le generalità del coordinatore (che avrà il dovere di raccogliere le segnalazioni) e degli amministratori dei gruppi di messaggistica.

Il Comune si impegnerà a integrare il progetto con il sistema di videosorveglianza, provvedendo eventualmente all’attivazione di nuove installazioni o dispositivi e a vigilare sulla rigorosa osservanza della corretta esecuzione da parte dei cittadini, affinché gli stessi si attengano scrupolosamente al ruolo loro riconosciuto.

I cittadini aderenti al Progetto dovranno impegnarsi a: limitare il loro intervento ad attività di mera osservazione; astenersi da incaute iniziative personali o comportamenti imprudenti che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se stessi o per altri; non sconfinare il loro ruolo avviando forme di pattugliamento attivo individuale o collettivo del territorio; non utilizzare alcuna uniforme, emblema, simbolo o altri segni distintivi che possano essere direttamente o indirettamente ricondotti a corpi di polizia statale o locale ovvero a Forze Armate o riferimenti a partiti, movimenti politici o sindacali; non avvalersi di sponsorizzazioni private; includere nei gruppi soltanto persone maggiorenni.