Serve l’intervento del sindaco di Gualdo Cattaneo, Enrico Valentini e dell’amministrazione comunale per ridimensionare le polemiche intorno alla cittadinanza onoraria negata a Liliana Segre. Il primo cittadino smorza i toni e rilancia la palla dalle parti della minoranza, rea, secondo lui, di aver portato avanti una “strumentalizzazione ideologica”.
Valentini spiega che lo Statuto comunale non prevede disposizioni in merito alla possibilità di concedere ‘cittadinanza onoraria’. “A tal proposito la maggioranza si è fin da subito resa disponibile ad una eventuale modifica e/o integrazione dello stesso, anche con l’istituzione di un’apposita commissione. La proposta è stata ovviamente immediatamente rigettata dal gruppo di minoranza in quanto espressamente dichiarata la mozione “atto di indirizzo politico. Essendo l’azione amministrativa fondata su regole istituzionali certe e predeterminate – spiega l’amministrazione comunale – l’assenza di quest’ultime non può sicuramente essere considerata come aspetto secondario proprio al fine di evitare strumentalizzazioni. E’ pertanto facilmente comprensibile a tutti di chi sia l’intenzione di strumentalizzare la proposta fin dall’inizio“.
“Saremmo ben lieti di ospitare la senatrice Segre – che non ha certo bisogno di “Cittadinanze Onorarie” su tutto il territorio nazionale – nel nostro comune. La tutela della memoria storica non deve essere mai dimenticata, come peraltro sostenuto e perseguito in tutte le occasioni dall’attuale Amministrazione Comunale. Non risponderemo più a qualsiasi altra provocazione o polemica. Sarebbe piuttosto auspicabile che la minoranza partecipasse attivamente al dibattimento politico, abbandonando la sistematica strumentalizzazione ideologica, formulando proposte concrete a tutela della cittadinanza che, mai come in questo momento storico, sarebbe utile condividere”.
“Noi ci sentiamo nel profondo concittadini di Liliana Segre. Perché i valori che lei rappresenta e che ha sempre difeso nella sua vita sono i nostri valori, sono i valori fondanti della Costituzione italiana, scolpiti nel dna dell’Umbria. Per questo motivo giudichiamo vergognosa la decisione del Comune di Gualdo Cattaneo di negare la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita”. Intervengono nel dibattito anche Cgil e Spi Cgil di Perugia.
“Dopo avere vissuto in prima persona l’infamia di Auschwitz, per tutta la sua vita Liliana Segre si è impegnata a testimoniare l’orrore delle discriminazioni razziali e a diffondere la pace e la concordia tra le persone ed i popoli – continua la Cgil – Come si può sostenere che tutto ciò non ha legami con la nostra terra? Come si può dimenticare tutto il male che il fascismo e il nazismo hanno fatto, anche in Umbria, anche a Gualdo Cattaneo? Noi sappiamo però che la gente di Gualdo e di tutta la regione la pensa diversamente. L’Umbria, quella vera, sta con Liliana Segre”.