Risolto il problema che escludeva Cascia dai contributi per le cosiddette città santuario. Non ci sarà più, infatti, il limite dei 10mila abitanti, per lo meno per le cittadine colpite dal sisma del 2016 e 2017. Manca ancora l’approvazione del maxi emendamento al Decreto Sostegni, ma la modifica del testo è pressoché realtà.
A renderlo noto è stata nella notte la senatrice Fiammetta Modena (Forza Italia), seguita martedì mattina dal collega Luca Briziarelli (Lega).
Nella notte infatti le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato gli emendamenti 1.160 a prima firma Briziarelli (Lega) e 1.156 (testo 2) a prima firma Modena sulle città santuario così come quelli degli altri senatori umbri. Grazie ai testi approvati alla unanimità il Comune di Cascia non è più escluso dall’intervento di Sostegno.
I senatori di tutti i partiti – Briziarelli (Lega), Mirabelli (Pd), Modena (Fi), Pavanelli (5 Stelle) e Zaffini (Fdi) – avevano presentato emendamenti a favore del comune di Cascia rispondendo all’appello del Sindaco De Carolis e delle associazioni di categoria. Alla fine la scelta è caduta su quello del senatore Leghista perché era l’unico a non chiedere di eliminare il limite dei 10mila abitanti, cosa per cui i fondi non sarebbero stati sufficienti, ma a derogare a tale requisito per i comuni sede di Santuario ricompresi nel cratere del terremoto del centro Italia. Tutti i testi dunque sono stati riscritti come quello del senatore del Carroccio e votati insieme.
Ora il testo confluirà nel maxi emendamento che sarà votato dal Senato giovedì per poi passare alla Camera per la conversione definitiva del Decreto Sostegni 1.
“Gli emendamenti – ricorda la senatrice Modena – sono stati presentati a seguito di un appello lanciato dal Sindaco della Città di Cascia e inviato a tutti i parlamentari. Il Comune di Cascia, infatti, ha 3.100 abitanti e la sua economia ruota intorno al Santuario di Santa Rita. La missiva era stata firmata anche dall’arcivescovo di Spoleto, dal Rettore del Santuario, dal Monastero di Santa Rita , dal Rettore del santuario di Roccaporena e da Confcommercio e Federalberghi”.
“L’emendamento – evidenzia Briziarelli – prevede che il limite minimo di 10mila abitanti introdotto dal decreto sostegni per poter accedere ai fondi, in aggiunta ad un numero di presenze turistiche straniere in rapporto di tre a uno rispetto ai residenti, non si applichi ai Comuni colpiti dal terremoto del 2016 e 2017. Questa scelta pone rimedio ad un’evidente ingiustizia che colpiva il Comune di Santa Rita che, pur contando 185 mila presenze turistiche all’anno, delle quali moltissime provenienti dall’estero, risultava escluso per il numero dei suoi abitanti, appena 3800. Ciò era doppiamente penalizzante tenuto conto che il crollo delle presenze turistiche dovuto al Covid, nel caso dei Comuni del cratere, si è aggiunto a quello derivante dal terremoto.
In questi mesi come Lega abbiamo seguito costantemente i problemi delle attività economiche dei centri storici. Quello compiuto è un altro passo nella giusta direzione, continueremo a batterci perché nei futuri provvedimenti sia possibile reperire risorse sufficienti per tutte le tipologie di Comuni a vocazione turistica che contino il numero di presenze straniere previste a prescindere dagli abitanti”.
(aggiornato alle ore 10.50)