La “principessa della lettera 32”, la tifernate Eliana Pirazzoli è stata ricordata dalla città, stamattina (16 marzo) nel giorno del centenario della nascita.
“Una sala della biblioteca “Carducci” sarà intitolata alla memoria di Eliana Pirazzoli, donna poliedrica, raffinata e popolare che ha segnato la storia della sua Città di Castello, di cui è stata e sarà un punto di riferimento. Siamo certi di rappresentare con un gesto concreto di riconoscenza i sentimenti di tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerla e le giovani generazioni che attraverso i suoi numerosi documenti, articoli, libri ed interventi potranno approfondire e conoscere quello che ha realizzato nella vita”.
E’ quanto dichiarato dall’assessore alla Cultura Michela Botteghi al cimitero monumentale, di fronte alla tomba della professoressa Eliana Pirazzoli (scomparsa all’età di 95 anni il 5 agosto 2017), nel corso di una sentita cerimonia preceduta dalla preghiera e benedizione di don Giorgio Mariotti, parroco del Santuario della Madonna delle Grazie, uno dei luoghi simbolo della sua vita. Accanto ai familiari, hanno condiviso questo particolare momento di raccoglimento e riflessione, coordinato dal giornalista Massimo Zangarelli, alcuni amici, rappresentanti della vita cittadina, che a vario titolo hanno intrecciato la loro storia e l’attività delle proprie associazioni e realtà tifernati con quella di Eliana. Tra queste il Circolo Culturale “Luigi Angelini”, il Rotary Club, la Società Rionale San Giacomo e una delegazione di giornalisti e colleghi tifernati.
Nella ricorrenza di questo 100° anniversario della nascita, per ricordare la figura di Eliana e facilitare lo studio e la ricostruzione del suo complesso profilo di donna ed intellettuale tra storia e presente, la cognata Anna Maria Polidori Pirazzoli e i nipoti Giacomo Pirazzoli con Maria Gadelha Gil e Michele Pirazzoli con Susanna Costantini, Giorgio e Margherita, hanno stabilito di donare la sua biblioteca indivisa, insieme ai materiali grigi che ne sono parte, al Comune di Città di Castello, congiuntamente all’Archivio diocesano: “Lo dobbiamo alla città, alla comunità tifernate e a tutti coloro che oggi e non solo ci sono stati sempre vicini”.
Al termine della cerimonia sono stati deposti dei fiori sulla tomba di Eliana ed il maestro Fabio Battistelli (membro del consiglio di amministrazione del Festival delle Nazioni, una delle sue “creature”) ha eseguito al clarinetto brani di Mozart, la musica preferita di tanti concerti. Un momento commovente e sentito da tutti i presenti.