Città di Castello

Città di Castello set a cielo aperto per Ciak Junior, il film andrà su Canale 5

Attori in erba, con tanto di troupe professionali, sono stati avvistati in questi giorni negli spazi verdi della scuola “Ugo Patrizi” e, in mattinata (martedì 19 marzo), anche all’interno della Pinacoteca comunale di Città di Castello, di fronte allo stendardo della Santissima Trinità di Raffaello.

Questo perché da ieri (lunedì 18 marzo) l’istituto agrario tifernate si è trasformato in un set cinematografico per girare “Lo Spirito Verde”, cortometraggio che parla di coscienza ambientale, scritto dai ragazzi della I Agrotecnici e selezionato per Ciak Junior, festival ideato nel 1990 da Francesco e Sergio Manfio che si svolgerà il 24 e 25 maggio a Jesolo. E proprio il film tifernate sarà il primo a essere trasmesso su Canale 5.

I ragazzi fino a domani (mercoledì 20 marzo), interverranno in tutte le fasi di produzione e, oltre alle riprese a scuola (foto), gireranno la città con una seconda troupe per fare le riprese del backstage: ci saranno anche interviste ai giovanissimi autori del soggetto, per capire perché hanno affrontato questo tema, e poi “Città di Castello in pillole”, con gli studenti che mostreranno gli angoli più caratteristici della città, i musei e i monumenti più famosi.

Trama del film. “Lo spirito verde” racconta di come gli studenti dell’Istituto Patrizi, durante la ricreazione all’aria aperta, sono soliti gettare a terra ogni genere di rifiuti, inquinando soprattutto il giardino della scuola. C’è solo un ristrettissimo gruppo di ragazzi che si rende conto di questo atteggiamento nocivo per l’ambiente e per la loro stessa educazione. I giovani del ‘Comitato Verde’ cercano così di essere di esempio grazie ad un’azione concreta e operativa, arrivando a motivare e sensibilizzare i compagni, ma il capo dei bulli, contrario al loro impegno, non perde occasione per intralciarli. Poi un giorno la squadra di calcetto dell’Istituto viene coinvolta in un torneo tra scuole superiori che si svolge proprio al Patrizi, unica scuola della città ad avere uno spazio verde sufficiente a ospitare le partite. A questo punto il capo dei bulli (che è anche rappresentante di istituto) si rende conto di due cose: il prato è diventato una discarica, invaso dall’immondizia accumulatasi nel tempo, e sarà costretto a chiedere aiuto al Comitato Verde per ripulire tutto. L’arrogante capo dei bulli arriverà anche a raccattare da terra il cestino di rifiuti, cosa che aveva giurato di non fare mai, e si preoccuperà anche raccogliere terra anche l’ultima piccola cartina di caramella.