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CITTA’ DI CASTELLO: NOMINATO IL NUOVO CDA DEL CENTRO DI FORMAZIONE “G.O BUFALINI” – FOTO

Davide Baccarini

Il Centro di formazione “G.O. Bufalini” di Città di Castello ha presentato alla stampa, nella mattinata odierna, il nuovo Consiglio di Amministrazione che guiderà la scuola per i prossimi quattro anni. Nel dettaglio il Cda sarà composto da: Stefano Briganti (presidente), Rodolfo Fuscagni e Roberto Giuliani per il comune di Città di Castello, Fausto Rossi e Roberta Grossi per il comune di San Giustino.
Per primi hanno parlato i sindaci e soci fondatori, Luciano Bacchetta e Fabio Buschi. Il primo ha sottolineato come “questa scuola sia ormai una grande istituzione, non solo per Città di Castello ma per tutto il territorio. Negli anni, nonostante le difficoltà nel mondo scolastico, essa è riuscita a caratterizzarsi in modo molto forte e in maniera significativa andando a inventare nuovi settori di intervento. Inoltre ha da sempre un ruolo importante nella formazione orientata al lavoro. Importantissima è anche la sua funzione di “recupero” di tanti giovani che smettono prematuramente le scuole.
Questo nuovo consiglio, fatto di persone capaci e all’altezza delle precedenti, perseguirà gli obiettivi stabiliti oltre a sviluppare novità interessanti. C’è grande fiducia”. Alla fine dell’intervento Bacchetta ha fatto un augurio sentito a Gabrio Renzacci, in passato alla guida del Centro di formazione e ora neo presidente di Sviluppumbria.
Il sindaco di San Giustino Buschi rimarca l’importanza di una scuola che “ha dato grosse soddisfazioni. Al di là del suo valore sono sempre stati prodotti i fatti. Il Centro di formazione è un’eccellenza del territorio da preservare, con un’importante funzione sociale e di ingresso del lavoro. Con l’aiuto del comune di San Giustino abbiamo senz’altro trovato persone all’altezza di guidare questa scuola”.
Stefano Briganti, prossimo presidente del Cda (sarà nominato nella prima riunione dopo l’insediamento), ha dichiarato che “la scuola dovrà proseguire su un doppio binario: da una parte, la tradizione e quindi i profili professionali legati al mondo dell’artigianato dell’Altotevere e dall’altra parte, l’innovazione, non solo con profili professionali innovativi legati alle nuove tecnologie e tendenze emergenti, ma anche su come la scuola dovrà proporsi. Su questo apriremo un confronto con le imprenditorialità più dinamiche, che si spingono verso i mercati esteri a causa della forte contrazione della domanda interna; la scuola può benissimo inserirsi con partenariati nel settore agroalimentare, della cucina, della enogastronomia e altri settori con buone potenzialità di sviluppo. Questo chiaramente significa mettere alla prova anche il personale e non soli gli amministratori, c’è bisogno di un salto di qualità anche da parte loro e ciò può essere stimolante. Le potenzialità non mancano, la storia, con i suoi cento anni di attività, non va dimenticata ma c'è bisogno di un approccio più moderno e bisogna sapersi adattare alle esigenze dei giovani”.
“Avremo molto presto un momento di confronto anche con la Regione” ha aggiunto Briganti “per trasformare la Bufalini da “Ipab”, Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza, ad “Asp”, Agenzia di Servizi alla Persona; inoltre essendo in fase di programmazione comunitaria, le notizie che vengono da Bruxelles non sono negative perché le percentuali di ripartizione del Fondo sociale europeo saranno maggiori”.
Infine ha parlato il direttore della scuola, Marco Menichetti, annunciando che “l’età per partecipare ai bandi regionali di imminente pubblicazione sarà di quindici anni. È stata recepita una proposta di mediazione avanzata dalla nostra scuola che ci consentirà di dare risposte meno condizionate alle famiglie”.

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