Il regolamento è stato votato con 19 voti favorevoli e una sola astensione, gli agenti saranno presto dotati di una pistola semiautomatica o a rotazione "per difesa personale"
Anche gli agenti della Polizia Locale di Città di Castello saranno presto equipaggiati con un’arma. E’ quanto deciso dal Consiglio comunale ieri sera (10 luglio), approvando il regolamento per la disciplina dell’armamento dei vigili urbani, secondo le modalità previste dalla normativa vigente, con 19 voti favorevoli e una sola astensione (Unione Civica Tiferno).
Cosa prevede il regolamento per l’armamento della Polizia Locale
Composto da 19 articoli, il regolamento entrerà in vigore entro i 15 giorni successivi alla deliberazione del Consiglio. Il documento disciplina le modalità di assegnazione dell’arma per difesa personale agli addetti del corpo in possesso della qualifica di agente di Pubblica Sicurezza e la sua gestione in servizio e fuori. L’arma potrà essere una pistola semiautomatica o a rotazione, da scegliere tra i modelli iscritti nel catalogo nazionale. I servizi che dovranno essere svolti necessariamente con l’arma in dotazione saranno quelli di vigilanza e protezione di casa comunale e sede della Polizia Locale, pattugliamento con auto, moto e appiedato, pronto intervento, addestramento al poligono e collaborazione con le forze di polizia dello Stato.
Obbligatorio superare ogni anno almeno tre corsi di tiro a segno
Gli agenti della Polizia Locale potranno prestare servizio armato dopo aver conseguito il necessario addestramento e dovranno superare ogni anno almeno tre corsi regolamentari di lezioni di tiro a segno, presso poligoni abilitati per l’addestramento al tiro con armi comuni da sparo.
Il sindaco Secondi “Rispondiamo a evoluzione normativa”
“Con questa deliberazione – ha spiegato il sindaco Luca Secondi durante il dibattito – rispondiamo ad una evoluzione normativa che affida nuovi compiti alla Polizia Locale e alla richiesta rivoltaci dalle forze dell’ordine di supportarle con servizi integrati di vigilanza. Provvedendo all’equipaggiamento necessario, mettiamo gli agenti della Polizia Locale nelle condizioni idonee per assolvere alle proprie funzioni nei servizi esterni a cui sono chiamati, ma per cultura politica restiamo convinti che la sicurezza urbana non si garantisce con le armi e ribadiamo che la Polizia Locale non è una forza di pubblica sicurezza, ma è di ausilio alla gestione di quest’ultima”
L’assessore Braccalenti “Arma in dotazione per difesa personale e non per altri usi”
“Come Comune siamo politicamente contrari all’arma fine a se stessa e gradiremmo che la Polizia Locale fosse esclusivamente ‘amministrativa’. Prendiamo atto però che le leggi di Stato e Regione la qualificano come un corpo quasi alla pari di altre forze dell’ordine”, ha evidenziato l’assessore Rodolfo Braccalenti, rimarcando le “sempre più frequenti richieste di collaborazione da parte delle altre forze di polizia. Dobbiamo tener conto di situazioni che richiedono inevitabilmente una maggiore attenzione e presenza nel controllo del nostro territorio”.
“Ribadendo che per legge l’arma in dotazione è per difesa personale e non per altri usi, con l’approvazione del dispositivo sull’armamento diamo la possibilità al corpo di essere più efficiente e professionale, potendo contare anche su un organico composto da agenti qualificati e abbastanza giovani”, ha aggiunto Braccalenti, ricordando che “anche la partecipazione a bandi o progetti ministeriali prevede tra i prerequisiti che la Polizia Locale sia armata”.
Le parole dei consiglieri
“L’armamento della Polizia Locale è il coronamento di una battaglia di 20 anni della destra politica tifernate – ha detto Lignani Marchesani (Castello Civica) – che finalmente ottiene un obiettivo sostenuto da sempre con convinzione. La giunta, per sua stessa ammissione, deve ingoiare un rospo amaro adeguandosi alla normativa vigente”. Mancini (Lega) ha invece ricordato come il carroccio fosse “la forza politica che ha chiesto di più questo regolamento. La nostra Polizia Locale potrà svolgere i servizi che prevedono l’armamento, ai quali non avrebbe potuto assolvere in mancanza dell’adeguamento da parte del Comune alla normativa vigente”.
“Fin dall’avvio della legislatura la nostra richiesta è stata quella di dotare la Polizia Locale con dispositivi di sicurezza personale – ha dichiarato Rossi (Fd’I) – Vogliamo agenti che possano difendersi, non che vadano in giro a sparare“. “Voteremo come la destra ma con una visione diametralmente opposta sulla sicurezza – ha sottolineato Gatticchi (Pd) – La nostra è una scelta di pragmatismo, di fronte all’evidenza di una evoluzione normativa. Il regolamento sull’armamento non va in direzione di una stretta sulla repressione, ma diventa necessario per mettere i nostri agenti nelle condizioni di svolgere compiti di ordine pubblico”.
L’unico astenuto è stato Filippo Schiattelli (Unione Civica Tiferno): “Sarei stato favorevole in presenza di un organico di Polizia Locale adeguato numericamente, ma al momento è sottodimensionato. La non adeguata pianificazione dell’arruolamento di personale non renderà facile garantire i servizi per cui gli agenti oggi vengono armati”. “I cittadini non si sentiranno certo più sicuri perché i vigili portano una pistola, – ha osservato Bellucci (Luca Secondi Sindaco) ma qui si tratta di garantire primariamente la sicurezza degli agenti“. Gennari (Psi) ha poi concluso prima del voto: “Vogliamo una maggiore presenza degli agenti nel territorio: un equipaggiamento adeguato darà più efficacia all’azione del nostro personale e permetterà ai cittadini di sentirsi più al sicuro”.