“Con l’edizione 2015 della Fiera delle Utopie Concrete pensiamo di aver permesso a Città di Castello e all’Alta Valle del Tevere di compiere un passo importante per perseguire uno sviluppo sostenibile del tessuto urbano, dei servizi e dell’economia del territorio, mettendo a frutto le opportunità offerte dalla programmazione comunitaria 2014-2020 in settori strategici come la cultura e il turismo, la coesione sociale, la lotta alla povertà, l’innovazione e la competitività, l’energia e la mobilità”.
Il coordinatore dell’Agenzia Utopie Concrete Karl Ludwig Schibel traccia un bilancio soddisfacente della manifestazione che dal 15 al 17 ottobre ha acceso i riflettori sul tema “Cittadini per un’Europa sostenibile”, portando in Umbria i rappresentanti di Lörrach (Germania), Joué lès Tours (Francia), Sighisoara (Romania) e Smolyan (Bulgaria), le città europee coordinate da Città di Castello nel progetto Muster (Multi-level governance for an Integrated, Sustainable, Regional development).
“La tavola rotonda finale tra le cinque città ha permesso di far emergere un elemento fondamentale dell’azione coordinata che dovrà essere articolata per intercettare e investire i finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea – spiega Schibel – ovvero l’importanza della partecipazione con i cittadini delle scelte per lo sviluppo sostenibile dei territori”.
In questo contesto, la giornata conclusiva della manifestazione ha visto il contributo di 80 studenti del Liceo Plinio il Giovane, dell’Istituto di Istruzione Superiore Franchetti-Salviani e dell’Istituto di Istruzione Superiore Patrizi-Baldelli-Cavallotti, che hanno presentato lavori didattici sugli aspetti economici e finanziari dell’Unione Europea e si sono confrontati con i rappresentanti delle città del progetto Muster.
Per Città di Castello sono intervenuti l’assessore al Bilancio Mauro Alcherigi e il vice sindaco e assessore all’Urbanistica e Cultura Michele Bettarelli, che hanno partecipato a una discussione molto vivace e ricca di spunti interessanti. La giornata è stata caratterizzata anche dal ricordo della figura e all’opera di Alexander Langer, con i contributi di Karl Ludwig Schibel, don Achille Rossi, parroco di Riosecco, Peter Kammerer, sociologo e Simone Belci, dottorando di ricerca.