Una presa di posizione che non è passata inosservata. Il primo cittadino di Città della Pieve, Fausto Scricciolo, in una dura lettera indirizzata ai vertici della politica e della sanità regionale, dopo l’incidente stradale avvenuto nei giorni scorso a Monteleone d’Orvieto, minaccia le proprie dimissioni, dell’intero governo cittadino e del gruppo consiliare di maggioranza se non verranno prese immediate decisioni per la riorganizzazione del locale Pronto Soccorso. Secondo Scricciolo sarebbe intervenuta una sola ambulanza, partita dalla postazione di Castiglione del Lago, mentre era disponibile anche quella di Città della Pieve che “pur disponendo di autista non è stata attivata“.
“L’episodio – scrive nella lettera il sindaco – giunge dopo le reiterate richieste di questa Amministrazione di ripristinare un Pronto Soccorso efficiente presso la struttura sanitaria esistente. Richieste contenute nella Delibera di Giunta Comunale n. 161/16 del 1/9/16, alla nota del 20/4/2017, nella mozione unanime del Consiglio Comunale adottata il 29/4/2017, tutti atti trasmessi a codesti uffici”. L’amministrazione, continua Scricciolo, aveva richiesto lo scorso 24 marzo che “l’unica ambulanza presente fosse integrata da altro mezzo, proprio per garantire un servizio adeguato in una zona estesa e lontana dai principali plessi ospedalieri. Solo dopo ripetuti solleciti veniva ripristinata presso la struttura sanitaria di Città della Pieve una seconda ambulanza, in passato impiegata in interventi di emergenza in caso di necessità. Nell’occasione il mezzo è rimasto in sosta nel piazzale dell’ospedale nonostante la presenza di un’autista e di personale all’interno del Punto di Prima Assistenza”.
Dopo numerosi incontri e colloqui con le direzioni sanitarie regionali e aziendali “si riceveva l’assenso ad una previsione di riorganizzazione della struttura di Prima Assistenza per integrarla in modo efficace con l’unità di 118 esistente. Tali adeguamenti sarebbero dovuti avvenire già a partire dal 1/9/17. In questi giorni il sottoscritto ha più volte sollecitato e richiesto che gli impegni venissero rapidamente concretizzati ricevendo giornalieri rinvii in attesa di non meglio specificati provvedimenti che si sarebbero dovuti nel frattempo adottare. Considerati i fatti odierni, per i quali si attendono le necessarie informazioni al fine di conoscere e comprendere le dinamiche che si sono sviluppate ed i tempi di intervento, permane, a distanza di 6 mesi, l’assenza di risposte concrete alla richiesta di un servizio di Pronto Soccorso che rimane priorità imprescindibile per questo comune e questa area”.
Sempre nella lettera diffusa Scricciolo ha minacciato la giunta di voler rassegnare le dimissioni proprie e della maggioranza nel caso in cui la Regione non proceda in tempi brevi a rispettare gli impegni assunti dopo la chiusura dell’attività ordinaria di degenza dell’ospedale di Città della Pieve, che comportava anche una nuova organizzazione per assicurare al territorio pievese un’adeguata assistenza sanitaria con il ripristino del servizio di pronto soccorso.