Il Consiglio Comunale di Città della Pieve, lo scorso 30 marzo, ha approvato il bilancio preventivo 2019. I conti presentano una sostanziale invarianza della tassazione generale, sia IMU, TASI che servizi a domanda individuale (mensa – trasporti – nido) fatta eccezione per la tassa sui rifiuti che subisce purtroppo un drastico incremento.
Un più 7,5 % per le utenze domestiche a causa delle note vicende giudiziarie che hanno portato alla chiusura di alcuni impianti di trattamento e smaltimento in Umbria e causato il trasferimento dei rifiuti in altri siti anche fuori regione.
Per i maggiori costi di smaltimento, ma anche per gli aumenti ISTAT e soprattutto per l’aumento, quasi raddoppiato, del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (fondo accantonato prudenzialmente per morosità dei contribuenti), si deve registrare un incremento che è legato all’approvazione dei piani finanziari in sede AURI. Piani ratificati dopo un lungo e acceso confronto tra Sindaci e gestori del servizio. Di questi giorni è peraltro l’avvio del procedimento penale nei confronti degli amministratori e tecnici dei gestori per le frodi rilevate nell’inchiesta giudiziaria. Procedimento che vede i comuni del Trasimeno costituiti parte civile per il danno subito che finisce per ricadere sui cittadini.
Grande attenzione nel bilancio agli investimenti con previsione di molti interventi in opere pubbliche tutte finanziate con fondi comunitari, ministeriali o regionali, di cui nei prossimi giorni si darà maggiore informazione.
Attenzione per le fasce più deboli con aumento della soglia di esenzione dell’addizionale IRPEF che passa da 10.000 ad 11.000 euro.
Introdotta anche una norma che prevede nuova sanzione amministrativa rivolta a quegli esercizi che non pagano la Tari, nei cui confronti si arriva anche ad ipotizzare la sospensione della licenza di esercizio fino a tre mesi.