Quando il caso diventa beffardo. In tanti, in questi giorni, guardando il nuovo spot di Italo Treno con protagonista Francesco Pannofino, in onda sulle principali reti televisive nazionali, hanno notato un curioso dettaglio. Nell’ultima pagina del giornale tenuto in mano dall’attore, infatti, compare un evento riguardante un’esposizione di oltre 120 opere, “Artistick”, in programma a Città di Castello.
Naturalmente i curiosi hanno dato vita alle più disparate ipotesi, da una pubblicità occulta ad altre eventuali “congetture”. Niente di tutto ciò. Gli stessi creativi di Ntv, l’impresa ferroviaria privata che ha ideato la campagna pubblicitaria, hanno affermato che “la scelta dell’evento (fittizio, ndr) e della città presente nello spot Italo risulta essere del tutto casuale“.
Già il caso. Perchè tra le varie domande balenate nella mente di tanti tifernati c’era soprattutto questa “Perchè Città di Castello appare in uno spot di un treno ad alta velocità Roma-Milano se, al momento, l’Altotevere non ha più neanche la ferrovia?“. Un semplice scherzo del fato, dunque, questa è la risposta, visto che solo dal prossimo lunedì (23 ottobre) aprirà a Trestina il secondo cantiere dei lavori di ripristino della tratta ex Fcu Città di Castello-Umbertide. Lavori, quest’ultimi, finalizzati alla riapertura, a inizio 2018, del transito dei treni lungo la tratta di collegamento tra i due maggiori centri della Valtiberina, e che rientrano nell’investimento per complessivi 63 milioni di euro finanziato dal CIPE per le infrastrutture ferroviarie dell’Umbria, facenti parte dell’accordo tra Regione, Umbria TPL e RFI per accelerare il processo di adeguamento del trasporto su ferro regionale agli standard tecnologici e di sicurezza della rete nazionale.
Destino più che beffardo. Soprattutto se si pensa che lo spot parla di un treno che parte ogni mezz’ora….