Da.Bac.
I soliti ignoti, nei giorni scorsi, hanno letteralmente “profanato” un luogo sacro come il cimitero monumentale di Città di Castello. In questo caso avrebbero violato la tomba del tenente colonnello dei Carabinieri Valerio Gildoni, Medaglia d’oro al Valor Militare, che morì a Bosco di Nanto (VI) nel 2009, ucciso da un colpo d’arma da fuoco.
Secondo il racconto dell’indignata madre, i “vandali” avrebbero gettato grandi quantità d’acqua addosso al sacello del figlio e, non contenti, avrebbero seccato e danneggiato più volte le piante decorative dello stesso versando su queste degli acidi. La riprova di ciò è ben visibile sulle mattonelle del pavimento antistante la tomba di Gildoni, macchiate e corrose proprio da questi prodotti.
La madre del tenente colonnello, che non esclude un’azione di rivalsa contro l’Arma, chiede maggiore attenzione e controlli all’interno del cimitero, perché casi simili non avvengano mai più.
Del gravissimo episodio sono già state avvertite le autorità e il sindaco tifernate.