Il FAI – Fondo Ambiente Italiano e la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM hanno promosso per l’anno scolastico 2011/2012, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, la II edizione del “Torneo del paesaggio”, progetto di successo rivolto alla Scuola Secondaria di II grado. L’edizione di quest’anno aveva come tema centrale i beni immateriali riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che definisce “patrimonio culturale immateriale” tutte le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, le abilità, ma anche gli strumenti, i manufatti e gli spazi culturali associati a questi ultimi che le comunità riconoscono come parte della loro identità culturale e che trasmettono di generazione in generazione.
Una gara di cultura e ricerca a squadre nata come appuntamento annuale “classico” nel panorama dei tornei studenteschi. La prova si basa sulla convinzione che l’educazione dei giovani alla conoscenza e alla tutela del paesaggio sia di fondamentale importanza per il futuro del Paese.
Convinzione che anima l’agire del FAI così come quello dell’Università IULM che, non a caso, proprio alla salvaguardia del territorio e alla valorizzazione dei beni artistici/culturali dedica specifici percorsi formativi.
Il Torneo del paesaggio prevedeva – in tre momenti cadenzati nel corso dell’anno scolastico – test, prove progettuali e interventi pratici sul paesaggio italiano, sul Patrimonio Immateriale UNESCO, sulla gestione dei beni culturali e sui beni immateriali della Regione di appartenenza di ciascuna squadra.
Nella prima fase del Torneo – svoltasi direttamente nelle scuole coinvolte – gli studenti dovevano rispondere a una serie di quesiti su tematiche legate al paesaggio e sui beni immateriali riconosciuti Patrimonio dell’Umanità. La squadra della scuola vincitrice passava alla fase successiva.
Nella seconda fase – svoltasi a livello regionale con la collaborazione delle Delegazioni FAI – le squadre semifinaliste si si sono confrontate sulla selezione, promozione e gestione dei beni immateriali UNESCO e sui principali luoghi di interesse paesaggistico della propria regione. Da ogni Regione accedeva alla fase finale una sola squadra.
Nella terza e ultima fase – a livello nazionale – le squadre hanno dovuto presentare un originale progetto di promozione di un bene immateriale scelto nel proprio territorio, una sorta di “candidatura ideale UNESCO” che seguisse gli stessi criteri che la Commissione utilizza per la valutazione delle candidature italiane.
Grandissima anche quest’anno la partecipazione: quasi 9.000 studenti hanno partecipato alla fase eliminatoria svolta nei propri istituti e circa 670 ragazzi sono stati impegnati nella fase regionale. Tra i 51 semifinalisti, provenienti da tutta Italia, con una prevalenza di partecipazione dal Nord (42%), sono stati proclamati i tre vincitori nazionali da una giuria composta dai docenti delle discipline relative ai beni culturali dell’Università IULM e dagli esperti del Settore Scuola del FAI, che hanno particolarmente apprezzato la precisione e l’accuratezza dei lavori realizzati dagli studenti.
Le squadre selezionate per la fase nazionale hanno presentato un progetto di valorizzazione e promozione su un bene immateriale del proprio territorio, una sorta di “candidatura ideale UNESCO” seguendo in maniera puntale i criteri utilizzati dalla Commissione UNESCO.
Le tre squadre vincitrici nazionali – a pari merito – del Torneo sono:
– Polo Tecnico “Franchetti – Salviani” di Città di Castello (PG), bene immateriale candidato: Esperienza educativa delle scuole rurali di Montesca e Rovigliano
– Liceo Scientifico “A. Einstein” di Rimini, bene immateriale candidato: Le Vele al Terzo
– Liceo Scientifico “B. Cairoli” di Vigevano (MI), bene immateriale candidato: L’artigianato calzaturiero vigevanese
Due le menzioni d’onore per l’originalità dei beni immateriali proposti: Liceo Scientifico Tecnologico Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Mattei” di Vasto (CH), bene immateriale candidato: Brodetto alla vastese; IIS “Fazzini – Mercantini” di Grottammare (AP), bene immateriale candidato: Le leggende dei Sibillini e il magico nelle tradizioni popolari.
Le tre squadre vincitrici, con i propri docenti accompagnatori, sono state invitate a Milano il 10 e l’11 giugno -ospiti di FAI e IULM – per intervenire alla cerimonia di premiazione del torneo, svoltasi presso l’Università IULM, e per partecipare a esclusivi eventi culturali e ricreativi.
“Anche quest’anno i ragazzi hanno risposto in maniera eccezionale agli stimoli di questo Torneo che l’Università IULM e il FAI promuovono proprio per stimolare la loro attenzione nei confronti dei grandi temi connessi alla tutela del patrimonio artistico e paesaggistico italiano. Eccezionale è il numero di coloro che hanno partecipato: 9.000 iscritti è una cifra da record che testimonia come, soprattutto se ben spronati, i giovani sappiano rispondere con entusiasmo alle sfide. Ma eccezionale è anche la qualità dei progetti pervenuti tesi a valorizzare quei beni immateriali che caratterizzano un territorio ma che troppo spesso tendono a rimanere offuscati agli occhi dei più.” afferma Giovanni Puglisi, Rettore Università IULM e Presidente Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
“Il Torneo nasce proprio con l’intento di sensibilizzare i giovani a modificare il loro sguardo, a servirsi di occhi ‘nuovi’ per guardare e scoprire con maggiore consapevolezza la realtà che li circonda. Uno sguardo diverso, più attento per conoscere meglio ciò che abbiamo davanti tutti i giorni: il nostro paesaggio, il bene collettivo più prezioso che possediamo, un bene da amare e da tutelare che ci identifica e ci fa riconoscere nel nostro Paese. Il tema dei beni immateriali ha permesso quest’anno ai ragazzi di focalizzarsi sulle specificità locali facendone conoscere contenuti e valori e facendoli riflettere sulle loro potenzialità.” – dice Marco Magnifico, Vicepresidente FAI.