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Città di Castello, piccola impresa edile irregolare smaltisce eternit con operai in nero

I Finanzieri della Tenenza di Città di Castello, durante alcuni controlli coordinati dal Comando Provinciale di Perugia riguardanti il lavoro sommerso, hanno scoperto un cantiere edile nella zona industriale tifernate, in cui alcuni operai erano intenti ad incapsulare (trattamento con prodotti ricoprenti che tendono a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta, ndr) un tetto in eternit di un opificio di circa 600 mq, in cattivo stato di conservazione.
Gli operai che vi lavoravano erano tutti privi di qualsiasi dispositivo di protezione individuale (DPI) previsto dalla norma per le attività a contatto con elementi fortemente cancerogeni; assenti anche opere provvisorie atte ad evitare possibili cadute.
Prontamente allertato, il personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell'ASL1 di Città di Castello ha disposto l’immediata sospensione dei lavori sul cantiere sia per le condizioni di lavoro riscontrate sia perché l’impresa non era autorizzata ad effettuare quel tipo di attività.
Dagli approfondimenti amministrativi fatti sulla posizione lavorativa dei quattro operai presenti, è emerso che tre di loro erano completamente “in nero”, perché privi di qualsiasi contratto, mentre il quarto era irregolare in quanto, pur parente dell’impresario, non aveva eseguito le dovute comunicazioni di impiego come collaboratore familiare.
La rilevazioni dei tre lavoratori in nero ha indotto i Finanzieri a coinvolgere anche la Direzione Territoriale del Lavoro di Perugia che, nella stessa giornata, ha emanato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
L’importo delle sanzioni comminate al titolare dell’impresa ammonta a diverse migliaia di euro mentre per il committente dei lavori ci saranno risvolti penali per la violazione alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Sotto il profilo fiscale, inoltre, l’imprenditore è risultato non aver mai versato le imposte all’erario per cui, qualificandosi come evasore totale, è stata avviata una verifica fiscale per la quantificazione di quanto sottratto a tassazione negli ultimi 5 anni.