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Città di Castello per Renzi: il parere dell'assessore Luca Secondi – INTERVISTA TO®

Alessia Chiriatti

Esplode il numero dei comitati a favore di Renzi, il sindaco di FIrenze candidato alle primarie del Pd: un dibattito politico sentito, tra chi si schiera con il nuovo e chi rimane accanto all'attuale segretario del partito Pierluigi Bersani. Lisciano Niccone, Montone, Pietralunga, Umbertide, Gualdo Tadino e Città di Castello sono sono alcuni dei centri dove la raccolta firme dei renziani procede senza sosta. Anche l'assessore di Città di Castello Luca Secondi, Vice Capogruppo del Pd della Regione Umbria, è tra i sostenitori di Matteo Renzi, e appoggia la candidatura di quest'ultimo nel capoluogo tifernate.

Il programma – Sono circa dieci i comitati a Città di Castello, di cui sette o otto in fase di costituzione. “Raccogliere le firme è piuttosto facile”, ha detto a TO® l'assessore Secondi. “Non c'è diffidenza come accade di solito da parte della gente. Per la politica poi a volte ce n'è di più. Eppure abbiamo raccolto firme ed adesioni anche da persone più avanti con l'età. L'unica modalità e forse anche quella più funzionale che può permettere di divulgare il programma di Matteo Renzi è quella delle iniziative territoriali che si dipaneranno dal 4 novembre in poi”. Banchetti di divulgazione e raccolta firme in primis sono gli strumenti che i comitati stanno organizzando in maniera capillare sul territorio. “Aspettiamo di conoscere con maggiore chiarezza le linee ufficiali da seguire in particolare per la giornata del voto del 25, perchè ancora c'è una situazione abbastanza confusa sul piano delle regole da adottare. Quello che ci rincuora è la capacità dei comitati di raccogliere adesioni al di fuori di quello che è il bacino dei militanti o degli iscritti. Si riesce così a fare quello che il Pd voleva, ossia allargarsi alla società civile. E' una diffusione molto forte, elemento che ne costituisce un valore aggiunto. Il programma è sviluppato sul territorio nell'ambito delle primarie, senza contrapposizioni. Dovrebbe essere visto come un'opportunità in più che viene data all'elettore di centrosinistra di eleggere un candidato che possa essere quanto più rappresentativo possibile. Poi chi vuole alimentare le polemiche o il clima di tensione che generalmente si crea nella campagna elettorale a mio parere fa qualcosa di controproducente”. E sulle procedure di voto ci dice: “trovo assurdo che non si possano effettuare nello stesso luogo la registrazione e l'espressione del voto. Farlo in luoghi differenti è un input al non voto, anche per la vastità del nostro territorio”.

I giovani – Non si può fare a meno di notare come, almeno in Umbria, i cosidetti “rottamatori” siamo soprattutto i più giovani politici del panorama regionale: “c'è un certo invito nel programma di Renzi – dichiara Secondi – che è nel dna del suo programma, una sorta di responsabilizzazione dei giovani, che vengono chiamati a essere partecipi del proprio futuro. Noi non vogliamo avere etichette, ma desideriamo responsabilizzare noi stessi. Secondo me Renzi ci rappresenta meglio in questa fase”.

Il Pd in Umbria – Secondi risponde poi anche all'ipotesi di una spaccatura all'interno del partito, anche a livello regionale, nel caso della vittoria di Renzi. “Nella mia ottica non credo ci sia la probabilità di una spaccatura all'interno del Pd in Umbria. Anche perchè c'è stata da parte nostra la necessità di ribadire il sostegno a chiunque vinca. Noi la intendiamo come una possibilità in più di essere rappresentati: chi poi l'ha letto come una minaccia all'interno delle dinamiche di partito è un suo problema. Le dinamiche politiche non possono inficiare il lavoro delle amministrazioni locali. Il caso contrario sarebbe una sconfitta per la politica”.

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