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Città di Castello ospiterà “Only wine festival”, la tre giorni nazionale per i giovani produttori di vino

Sarà Città di Castello ad ospitare, dal 13 al 16 giugno 2014, “Only Wine Festival”, il Salone delle Giovani Cantine e dei Produttori del Nuovo Millennio, che concilierà il vino alle bellezze artistiche tifernati. Trecento saranno le cantine che parteciperanno a questa tre giorni. Gli organizzatori contano di poter richiamare tantissimo pubblico fin da questi giorni, grazie ad una campagna virale già attiva sui social network e sulla rete. Oggi (venerdì 6 dicembre, ndr) nella sala della Giunta tifernate è stata firmata la richiesta di sostegno per il Ministero alla presenza delle autorità.
L’assessore Luca Secondi, il primo a parlare, ha esordito così: “L’originalità di questa manifestazione rispetto agli altri eventi vitivinicoli la promozione delle ‘giovani cantine’ gestite dalle nuove leve di produttori nel contesto di location tifernati. L'Amministrazione comunale ha colto subito questa sfida importante per rivitalizzare il centro storico e per coniugare il fare impresa con la comunità”.
Riccardo Carletti, assessore al Turismo tifernate, ha invece dichiarato: “Castello ha una propensione naturale ad ospitare eventi di questo tipo (vedi Altrocioccolato), selezionati in base alla loro potenzialità di far crescere il territorio e di incontrare le vocazioni produttive locali: questa manifestazione coniuga agricoltura, turismo, cultura e ambiente, che per Città di Castello sono volani di ripresa. Essa sarà, inoltre, la manifestazione che aprirà l’estate. Le location a disposizione dell’evento, che renderanno onore al nostro patrimonio culturale-artistico, saranno: il Chiostro di San Domenico, il loggiato e la sala degli Specchi di Palazzo Bufalini, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e i suoi giardini e Palazzo Vitelli alla Cannoniera”.
La parola è poi passata a Sandro Camilli, presidente dell'Associazione italiana sommelier (AIS) Umbria: “L’Ais è un comunicatore del vino, mettiamo a disposizione la nostra professionalità per eventi di carattere italiano, che in questo caso vede coinvolto anche il vertice nazionale”. Camilli ha poi letto una breve lettera di saluto del presidente nazionale AIS, Antonello Maietta, che ha confermato il “sostegno dell'organismo e della sezione tifernate rappresentata da Tiziana Croci”, ricordando che “la massiccia partecipazione dei giovani ha reso la conoscenza del vino, da status symbol, un’occasione di socializzazione. Specialmente oggi nella crisi attuale dobbiamo dare voce ad un prodotto determinante per la nostra economia”.
Sergio Grasso, antropologo alimentare, ha concluso: “Ci sono circa 17mila manifestazioni dedicate al ‘food’ e di queste 7mila sono dedicate al vino. Di esso se ne parla sempre di più ma se ne beve sempre di meno. C’è da dire però che ultimamente in questo mondo la produzione sta attirando capitali che fino a poco fa preferivano beni più solidi. In Only Wine festival i giovani saranno gli interlocutori perché daranno continuità e discontinuità allo stesso tempo. Dobbiamo ringiovanire il vino. Una delle acquisizioni più recenti ad esempio riguarda il concetto di vino, non più bevanda ma alimento. In questo senso il rapporto con i ristoratori ė importantissimo perché l'incontro con il vino è a tavola. Bisogna valorizzare le carte dei vini e soprattutto aprire le cantine”.

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