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Città di Castello, ordina l'incendio dell'auto della nonna per riscuotere l'assicurazione

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Città di Castello e della Stazione della cittadina hanno identificato i responsabili dell’incendio dell’auto avvenuto ieri pomeriggio in un garage del quartiere Riosecco, a Città di Castello.
I fatti – Intorno alle 17.30 alcuni abitanti della zona hanno contattato i Vigili del Fuoco segnalando l’incendio del veicolo. Sul posto, oltre ai pompieri, giunge un’ambulanza del 118 ed alcune pattuglie dei Carabinieri. Una volta spento l’incendio, che ha distrutto quasi completamente il veicolo, i militari hanno avviato le indagini. Dai primi accertamenti è emerso che a dar fuoco al mezzo, utilizzando liquido infiammabile, erano stati due giovani. Uno degli attentatori inoltre era stato certamente investito dalle fiamme. Sul posto infatti sono stati rinvenuti brandelli bruciati di abiti. Le indagini si sono immediatamente concentrate sul nipote 21enne dell’anziana intestataria del veicolo, un pregiudicato residente a San Giustino. Era lui infatti ad avere negli ultimi giorni la materiale disponibilità dell’autovettura.
I Carabinieri ci hanno messo davvero poco a restringere la cerchia dei sospettati, ben conoscendo le frequentazioni del giovane.
La conferma che gli investigatori erano sulla pista giusta è giunta dopo circa un’ora, allorquando presso il pronto soccorso di Sansepolcro è stato accompagnato un 20enne ben noto alle Forze dell’Ordine, ed in quel momento già attivamente ricercato dai militari, che presentava ustioni sul 40% del corpo. Dopo avergli prestato le prime cure i sanitari lo hanno trasferito presso il centro grandi ustionati di Cesena, con una prognosi di 60 giorni. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
I Carabinieri hanno immediatamente dopo rintracciato anche il secondo autore materiale, un 20enne di Sansepolcro con piccole vicende giudiziarie alle spalle.
Le indagini hanno quindi permesso di collegare in modo inequivocabile i due al nipote della proprietaria del veicolo e di giungere poco alla volta anche ad individuare il movente del gesto.
In sostanza il nipote, nullafacente, aveva chiesto un aiuto economico ai nonni, i quali gli avevano promesso un “regalino” non appena avessero avuto maggiore disponibilità di denaro. Da qui l’idea di dare mandato ai suoi amici di dar fuoco all’autovettura della nonna, ovviamente inconsapevole, in modo da farle riscuotere il premio assicurativo previsto in caso d’incendio (circa 3.000 euro). A quel punto i nonni non avrebbero più potuto rifiutargli l’agognato regalo.
A conclusione dell’attività investigativa i Carabinieri, in stretto contatto con l’Autorità Giudiziaria, hanno deferito in stato di libertà sia i due autori materiali che il nipote della proprietaria del veicolo, per danneggiamento seguito da incendio.